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MiniRecensione> La ragazza della arance

Da Marquisdelaphoenix @MarquisPhoenix

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Quest'opera di Jostein Gaarder, scrittore e filosofo norvegese, parla di un giovane medico, Jan Olav, che un giorno conobbe su di un tram la ragazza che lo stregò per sempre...la ragazza delle arance (perché portava un grosso sacchetto di arance con sè).

Da allora non riuscì a pensare altro se non a rintracciarla (visto che il primo approccio era stato alquantoda imbranato). Dopo aver frequentato tutti i mercati di arance della sua cittadina e la Chiesa del posto nella notte di Natale...riesce a rintracciarla. Passeggiano assieme e prima che lei lo saluti per prendere un taxi...lui le si dichiara.

Lei, commossa e stupita, gli dice che potranno restare assieme per sempre ma dopo 6 mesi di attesa. Non aggiunge altro se non un invito alla pazienza...e poi...sparisce.

Unica traccia di lei è una cartolina proveniente dalla città delle arance, Siviglia. Jan Olav decide allora di intraprendere un viaggio in Spagna per cercare la sua bella. E' come cercare l'ago in un pagliaio ma...con un po’ di fortuna...la ritrova...si parlano a lume di candela...lei gli rivela di conoscerlo già perché era la bambina con cui lui giocava sempre da piccolo. Era quindi destino che si ritrovassero: solo che lei, ora, voleva essere amata come donna non voluta bene come l'ex bimba di allora.

Dopo di allora si rivedono in Norvegia, loro terra natia, ed iniziano a convivere...poi il matrimonio...5 anni immensamente felici conditi dalla nascita del loro piccolo Georg.

Ma nulla è eterno: Jan scopre di essere gravemente malato e di avere poco tempo a disposizione. Scrive allora una lunga lettera al figlio per quando sarà cresciuto e la nasconde in casa. Quando la leggerà, da grande, sarà in grado di capirla e di capire il grande mistero di questa favola che è la vita. Una favola dolce-amara, con un inizio ed una fine...ma pur sempre una favola che merita di essere vissuta.

Questo libro, non lo nego, mi ha commosso più volte e non solo per la tematica della Vita/Favola...breve ma da vivere comunque.

Mi ha commosso perché quel che ci ho letto è che il destino prevede sempre per noi una persona speciale.

Una persona tutta per noi.

La persona della nostra vita...

 

Marquis


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