di Gio’ Chianta
Il neo ministro della Giustizia si è mostrata disponibile nel concedere amnistie e indulti. A mio avviso, le amnistie e gli indulti rappresentano una grande ingiustizia nei confronti della Giustizia ma soprattutto nei confronti di chi ha subito il reato.
Il problema è il sovraffollamento delle carceri: in Italia ci sono 68 mila detenuti a fronte di una capienza degli istituti di pena di poco piu’ di 44 mila posti. Una situazione vergognosa per una Paese che sulla carta dovrebbe essere una Democrazia e non una dittatura sudamericana.
Partiamo dall’amnistia. L’amnistia estingue il reato, è una sorta di assoluzione post condanna. A partire dal 1946 fino al 1990, tramite Decreto del Presidente della Repubblica, è stata concessa sette volte.
L’indulto non estingue il reato ma solo la pena. Nel 2006, in maniera assolutamente trasversale, è stato concesso un indulto non superiore ai tre anni per le pene detentive e fino a 10.000 euro per le pene pecuniarie.
E’ del tutto evidente che il sovraffollamento delle carceri non potra’ mai essere risolto da nessuna estinzione del reato o della pena. Semmai l’estinzione di reati e pene tramite amnistie e indulti rafforza nel cittadino l’idea che in questo Paese non esista la certezza della pena, l’idea che tanto, tra riduzioni delle pene, indulti e amnistie, i delinquenti in galera ci restino ben poco.
Cosa fare allora ? Cominciare a depenalizzare tutta una serie di reati ridicoli: tra tutti il reato di immigrazione illegale. Ancor piu’ importante è aumentare le risorse messe a disposizione per l’edilizia carceraria, sono stati stanziati solo 57 milioni di euro per il 2012. Come aumentare le risorse ? Lo Stato spenderà ben 16 miliardi di euro per l’acquisto dei cacciabombardieri F-35. Perché non destinare queste risorse all’edilizia carceraria ? Darebbe migliori condizioni di reclusione ai detenuti e molto lavoro.