Operazione Minotauro, 58 condanne per circa 400 anni di carcere, con pene fino a 13 anni e sei mesi in rito abbreviato. La sentenza è stata inflitta oggi a Torino, nell’aula bunker del carcere delle Vallette, dal gup Cristiano Trevisan, al cui vaglio c’era la posizione di 72 imputati che avevano scelto il rito abbreviato.
Si chiude cosi’ la prima tanche del processo Minotauro, nato dalla maxi-inchiesta sulla presenza della ‘ndrangheta in Piemonte e sui suoi tentativi di condizionare la vita politica nel torinese. Quattordici imputati sono stati assolti, ma solo sette sono stati scagionati dal reato di associazione di stampo mafioso. Per un’altra settantina di imputati il processo, che si svolge con rito ordinario, iniziera’ il 18 ottobre. Il giudice ha anche disposto la confisca di beni per milioni di euro
”E’ una sentenza in linea con le nostre aspettative”, ha dichiarato uno dei pm che hanno condotto l’inchiesta. Intanto si dicono soddisfatti gli inquirenti “l’impianto accusatorio ha tenuto e le pene sono state in linea con le nostre richieste” ha detto uno dei magistrati che hanno seguito le indagini. Per gli altri 75 indagati nell’ambito della maxi inchiesta contro la ‘ndrangheta che nel giugno dell’anno scorso aveva portato all’arresto di quasi 150 persone, si aprira’ il dibattimento il prossimo 18 ottobre mentre sono una ventina le persone che avevano patteggiato la pena.