§ Minzione §

Mio padre dice che non è (ancora) angosciato, perchè finchè sente di poter fare qualcosa, riempie la testa di piccole missioni da portare a termine.
Far fare la valigia a mamma senza che nella valigia ci finisca un cadavere (presumibilmente il mio o quello di mio padre).
Prendere l'aereo, far fare la tac, poi la scintigrafia, far tirare via fiumi di sangue, curare le ferite, spalmare le creme, parla con il medico, pesa i dosaggi, misura la pressione.

Come tutte piccole quest di questo fantastico gioco fantasy, tutte banali, sono semplicemente il tentativo di tenere alla larga l'inevitabile pensiero, che passo dopo passo diventa più inevitabile di quanto non sia inevitabile già.

Dice: mi incazzo solo quando sono spalle al muro.

Sarà affascinante.

Come è affascinante aprire come al solito la mia casella email per trovare una carta di imbarco che ha un volo di sola andata.

Se conosco bene i miei, so che mi tengono nascosto qualcosa. Io so che mi nascondono qualcosa, e quindi penso che sia più grave di quanto non sia grave già. Loro pensano di farmi fessa, e quindi io la vedo ancora più grave del grave che penserei già.

Woody Allen, tzè, un baffo mi fai!

Così faccio finta di non sentire, mentre la rabbia (si, siamo nella fase della rabbia) fa esclamare che la colpa della malattia è l'inettitudine mia e di mio padre (se mi rilasso collasso, è la rabbia, la rabbia, la rabbia, la rabbia, bisogna ripeterlo più volte per ributtar giù e cercare di digerire il conato di vomito), e prego di non crollare mentre domani [anzi no, stanotte] si dovrà fare questa strana valigia.
Questa valigia che non si sa quante cose dovrà tenere dentro, per quanto tempo, se la si dovrà imbarcare. Per fortuna, continueremo a ripeterci, che ormai è estate, gli abiti son sottili e fanno meno ingombro.

Forse sarà un nuovo intervento chirurgico, a sostegno del femore, forse sarà un nuovo farmaco sperimentale, ormai siamo così abituati a ricevere di volta in volta prospettive sempre più allettanti che non mi stupirei proprio di niente.