Vi ripresento il Lapacho. E sì, perchè se vi fosse sfuggito, non è un’infuso da sottovalutare, anzi! Ho avuto modo di scrivere come prepararlo freddo per l’estate, ma in questo blog voglio raccontarvi qualcosa di più sulle sue fantastiche e miracolose qualità.
Come potete vedere dalla foto, sono alberi stupendi, che prediligono il clima fresco delle montagne del Sud America, in particolare del Paraguay. Gli alberi sono di medie e grandi dimensioni, con tronchi molto robusti. I fiori sono gialli con varietà rosa, rossi e purpurei.
Il Lapacho è anche noto col nome portoghese di pau d’arcu, che significa “bastone per archi”.
Oltre ad essere utile (soprattutto) per le infezioni micotiche da Candida, iI lapacholo sembra avere un’altissima affinità per le cellule tumorali; infatti, se nell’organismo vi sono cellule tumorali, il lapacholo viene ritrovato circa sei ore dopo l’assunzione in concentrazione più elevata all’interno di queste cellule.
Gli indiani nativi del Brasile, nord Argentina, Paraguay, Bolivia e altri paesi del sud America, usavano il Lapacho per scopi medicinali da migliaia di anni.
Ci sono indicazioni tramandate dagli Incas, in cui si dice che il Lapacho veniva usato per alleviare il dolore, uccidere i germi, aumentare il flusso delle urine e, infine, come antidoto per i veleni.
Il Lapacho viene usato anche per uso esterno nel caso di eczemi, ustioni, emorroidi, in forma di unguento o decotto.
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