Magazine Cultura
Opera teatrale di grande vigore, non pensata per la rappresentazione in pubblico, "La Mirra" è uno dei capolavori meglio riusciti del tormentato Alfieri. Mirra, protagonista della vicenda, è una donna tormentata e forte; Vive una violenta passione per suo padre, che la distrugge, la divora e da cui non può sottrarsi. Alfieri riprende la trama da un celebre episodio de "Le Metamorfosi" ovidiane: alla corte di Cipro, regno fecondo e felice, la regina Cecri vanta la bellezza di sua figlia Mirra e Venere, invidiosa della fanciulla, la maledice, causandole una forte passione per suo padre Ciniro. In quest opera tutto è celato, Alfieri catapulta il lettore nel vivo della storia, nel momento in cui Mirra, già infelice, sta per ricevere il suo futuro sposo. La fedele balia Euclidea si accorge immediatamente che l'animo della giovane è cambiato, che qualcosa la preoccupa e la sfiorisce, ma non immagina che ella combatte costantemente con un desiderio, peccaminoso e innaturale che la spinge verso il padre. l'origine del suo male la spaventa, se ne vergogna, scappa, preferisce nascondersi alla vista di Ciniro piuttosto che cedere al peccato.
E' una lotta interna, contro se stessa, contro una passione che la divora lentamente. Tutti i personaggi sono sinceramente partecipi del suo tormento, la madre, la balia, il suo sposo e Ciniro, un uomo giusto, un padre prima che un re.
Una stringente drammaticità pervade l'intera opera, trasuda dai dialoghi e dalle emozioni dei personaggi e raggiungerà l'apice nel V atto, nel momento in cui Ciniro scoprirà quale abominio si cela nell'animo della fanciulla. Disperata, devastata dalla colpa e dalla vergogna Mirra si getterà sulla spada sguainata di suo padre, riuscendo nella morte ad avere con lui un contatto fisico. Alfieri crea un opera di immensa potenza e passione, in cui tutti i sentimenti e i tormenti dell'animo umano sono racchiusi in un'unico cuore spezzato, quello di Mirra, che sola combatte, che sola si strugge. Eroica e forte, passionale e tormentata, distrutta e colpevole, Mirra è un personaggio dalla grande intensità, uno dei capolavori della mente alfieriana.
Antonia GaliseArticolo originale di Sentieri letterari. Non è consentito ripubblicare, anche solo in parte, questo articolo senza il consenso del suo autore. I contenuti sono distribuiti sotto licenza Creative Commons.