Missili Iskander: nessuna conferma dalla Russia di Putin

Qualcuno, viste le ultime notizie dal fronte russo, stava già parlando, qualche giorno addietro, di una probabile seconda Guerra Fredda, consapevole dei lunghi anni di quel conflitto politico e diplomatico che infiammò e tenne col fiato sul collo buona parte del mondo. Ma Putin non sembrerebbe del tutto deciso a piazzare gli armamenti missilistici sul confine dell’Unione Europea. Trapela, infatti, la sua indecisione sull’argomento, e pertanto, lui stesso avrebbe ammesso «di non preoccuparsi». Ma l’opinione pubblica di diversi Paesi europei si dice scettica in merito, non riuscendo a cogliere la vera e propria ragione che avrebbe spinto la Russia putiniana a proporre un simile «fronte armato». Per difesa dei confini o per attacco? Smentendo per l’appunto il ministro della Difesa, il presidente russo, Vladimir Putin, ha chiarito che la scelta di piazzare i missili nell’enclave russa di Kaliningrad «non è stata ancora presa» e di conseguenza, è bene che «nessuno si preoccupi». Ma intanto, quei missili Iskander con gittata pari a 500 km – potenzialmente puntati su Berlino – non lasciano gli animi sereni. La risposta di Putin è stata secca e precisa: «Sono solo uno degli elementi della nostra possibile risposta allo scudo anti-missile Usa in Europa».