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Missionarie de "La Consolata" /Talenti al femminile / Arelis la "porta" del sole

Creato il 14 agosto 2012 da Marianna06

 

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Si chiama Arelis, Arelis Rocha. È una giovane missionaria della Consolata della Colombia,che opera in Tanzania da sette anni. Naturalmente parla swahili, la prima lingua nazionale del paese africano.

“Però - precisa la suora - fatico ancora parecchio con questa lingua”.

E non si può darle torto: troppe parole nasali, lunghe, con tante consonanti. Pronunciare certi termini swahili è uno scioglilingua sul quale si incespica soventissimo.

Vuoi mettere l’armoniosa pronuncia dello spagnolo-castigliano della colombiana!

Tuttavia suor Arelis non demorde: quando non ce la fa con la parola, ricorre al gioco, alla musica, al canto. Soprattutto alla danza. Allora la colombiana diventa insuperabile. Le ragazze tanzaniane, che pur hanno il ballo nel sangue, restano abbagliati da questa suora che danza elegante come una gazzella. E l’applauso è scrosciante, interminabile, entusiasta.

Suor Arelis opera con i missionari al “Consolata Mission Centre” di Bunju (Dar Es Salaam) quale responsabile del vitto e dell’alloggio dei vari gruppi che frequentano il Centro di formazione. Gioiosa e schietta è la sua accoglienza. È “solare”, proprio come il suo nome “Arelis”: termine inca precolombiano che significa “porta del sole”.

Ora suor Arelis lascia Bunju per raggiungere la città di Morogoro, dove lavorerà in una casa di formazione, destinata ad accogliere ragazze tanzaniane che intendono diventare missionarie della Consolata come lei.

Dunque una colombiana che ha lasciato il suo paese per entrare in Tanzania attraverso la sua “porta del sole”. “Porta del sole” che altre donne attraverseranno per una missione specifica: servire e donare.

 

   p. Francesco Bernardi - IMC


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