Nel cuore stesso dei grandi tormenti e delle peggiori violenze, che l’umanità, ieri e oggi, ha provocato ed è in grado di provocare, ha alimentato e/o continua ad alimentare , è arrivato e arriva sempre quel momento”specialissimo”poi che, inattesi,come dal nulla, spuntano i semi della compassione, della comprensione, dell’altruismo.
E’ il mistero del cuore umano e della grandezza della creazione insieme, che non è certo opera degli umani.
Mistero insondabile, che stupisce, che confonde. Che non ha spiegazioni logiche.
Nel “Quinto Evangelio” di Mario Pomilio, lo scrittore napoletano ebbe il coraggio , integrando le parole della Scrittura con frasi proprie e altre tratte da testi non sinottici , di far dire a Gesù : "Sarete senza legge ma non senza di me”.
Chi è disposto ad ammettere il“mistero” per eccellenza, e lo fa con onestà intellettuale, sa che esso è dipendenza e felicità a un tempo e anche, però, apprensione e sofferenza senza scampo.
E non teme affatto l’uscita da se stesso.
Il premio, infatti, gli è ben noto che sarà il centuplo.
Ed è quel "premio" che lo interessa.
E ,Lui, Carlo Maria Martini,il più grande arcivescovo che Milano abbia avuto, l' uomo "capace di parlare al cuore ",come lo ha definito il giornalista e saggista, Eugenio Scalfari, lo ha sempre saputo e cercato di comunicare persino agli scettici.
Il suo è stato "servizio" autentico dell'annuncio della Parola.
Servizio praticato senza risparmio di forze. Fino all'ultimo. Anche nella malattia
Un testimone, insomma, per tutti. Anche quelli , come noi ,di fede "debole".
di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)