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Misure economiche, in Parlamento corsia veloce. E Monti vola a Strasburgo

Creato il 24 novembre 2011 da Samalos

ROMA - Il Parlamento spiana la strada al governo sulle misure economiche che serviranno ad affrontare l'"emergenza". Renato Schifani e Gianfranco Fini hanno incontrato Mario Monti a palazzo Giustiniani alla vigilia del decisivo triangolare di oggi con Angela Merkel e Nicolas Sarkozy e assicurano "percorsi parlamentari agevoli, condivisi e veloci per l'esame degli interventi in materia economica", compreso la riforma costituzionale sul pareggio di bilancio.Monti dunque ottiene il lasciapassare dei presidenti di Senato e Camera affinche', nel momento in cui le ipotesi sul tappeto diventeranno provvedimenti di legge, questi potranno essere efficaci nell'immediato. Il piano di lavoro che Monti avrebbe riferito a Fini e Schifani, secondo quanto si apprende, sarebbe quello di investire gia' dalla settimana prossima il Parlamento delle decisioni in materia di crisi.Ma considerato che da qui a Natale ci sono poco piu' di tre settimane di lavoro effettivo, si sarebbe convenuto sul fatto che le principali questioni vengano affrontate e approvate entro quella data. E' possibile che alcune misure possano essere gia' discusse dal Consiglio dei ministri di domani, anche se fonti di governo escludono che possa gia' parlarsi entro la fine di questa settimana del pacchetto 'emergenza' con le misure su Iva e Ici.Nel pre-consiglio di ieri, secondo quanto risulta, non sarebbero stati affrontati questi temi, mentre si sarebbero messi a punto una serie di interventi a sostegno delle popolazioni colpite dal maltempo di questi giorni. Sembrerebbe invece confermato che le riforme che riguardano il mercato del lavoro e la previdenza saranno rinviate a gennaio. 

Il governo si appresterebbe a varare una nuova manovra economica da quindici miliardi. Si tratta di una maovra correttiva che dovrebbe riguardare il prossimo biennio e che punta dritta al pareggio di bilancio previsto dallo scorso esecutivo. Il lavoro che si sta svolgendo riguarda l’accelerazione dei programmi economici che dovranno essere portati all'Unione europea per la fine del mese di novembre, con l'Eurogruppo fissato al 29 novembre, e con il Consiglio europeo, appuntamento fissato all'8 dicembre.Nel merito, allo studio dell'esecutivo i dettagli sui punti indicati da Monti nelle sue uscite pubbliche: ritocco dell'Iva (del 10% e del 21%), revisione delle rendite catastali, e dell'imposizione fiscale sugli immobili, reintroduzione dell'Ici sulla prima casa che tenga conto dello 'stato' dei contribuenti cui sara' applicataSi lavorerebbe infine ad una misura sul tetto all'uso del contante, ma la soglia dovrebbe essere innalzata rispetto ai 300-500 euro ipotizzati in un primo momento


Mario Monti stamane vola a Strasburgo: e intende sedersi al tavolo dei grandi d'Europa, Germania e Francia, deciso a dare il contributo italiano alla soluzione della crisi, ma soprattutto intenzionato a spingere affinché l'Europa decida e lo faccia in fretta perché la crisi è ormai drammatica e servono risposte immediate. 
A Strasburgo, riferiscono fonti a lui vicine, il presidente del Consiglio intende porsi in una posizione di 'mediatore' tra Parigi e Berlino, salvaguardando da un lato l'attuale statuto della Bce (come chiede Berlino), dall'altro insistendo sui vantaggi che si avrebbero dall'introduzione degli eurobond. .

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