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Miti e leggende

Creato il 24 marzo 2010 da Enzq87
Nel mondo dell'allenamento e, soprattutto, delle palestre, esistono svariati lughi comuni; alcuni rovinano la reputazione di certe figure professionali, altri creano aspettative che non vengono soddisfatte e, altri ancora, danno informazioni completamente errate sull'esecuzione degli esercizi e sull'approccio all'allenamento in generale:Prendiamone in esame alcuni:
- Dolori muscolari post-allenamento: tanta gente erroneamente pensa che i dolori del giorno successivo all'allenamento siano causati dalla presenza di acido lattico nei muscoli. Iniziamo col dire che l'acido lattico è una sostanza che conferisce al latte vecchio quel caratteristico gusto acido, ma è anche un sottoprodotto dell'attività fisica accumulatosi nei muscoli; da questi si riversa nel sangue, attraverso il quale raggiunge cuore, fegato e muscoli inattivi, dove viene riconvertito in glucosio.Tuttavia, durante un esercizio fisico intenso e prolungato (calcio o sport da combattimento), può accadere che i muscoli producano nel tempo più acido lattico di quanto gli organi sopra detti riescano a metabolizzare; se la quantità di acido lattico accumulata nel sangue diventa elevata, si presentano segni d'affaticamento, incapacità locale allo sforzo e bruciore. L'attività fisica di lunga durata e ad intensità medio-bassa permette all'organismo di smaltire l'acido lattico prodotto durante l'esercizio fisico, nel giro di qualche decina di secondi o qualche minuto, al massimo entro un'ora.Dato che l'acido lattico non causa dolori post-allenamento, a chi dobbiamo dare la "colpa"? Durante l'attività fisica le miofibrille subiscono microtraumi durante le fasi eccentriche dei movimenti e aumentano i processi infiammatori post-contrattili, con conseguenti dolori DOMS (acronimo di Delayed Onsed Muscle Soreness, Indolenzimento Muscolare ad Insorgenza Ritardata).
- Esercizi per addominali "alti e bassi": il retto addominale è un unico muscolo che origina superiormente dal processo xifoideo dello sterno e dalla V-VI-VII cartilagine costale; inferiormente s'inserisce sulla sinfisi pubica. Molti degli esercizi che dovrebbero coinvolgere la regione addominale inferiore stimolano l'ileo-psoas, risultando inutili e dannosi. L'ileo-psoas è formato dal muscolo iliaco (che origina prossimalmente sulle vertebre lombari) e dal grande psoas (che origina prossimalmente dalla faccia interna dell'osso ililaco); entrambi s'inseriscono distalmente sul piccolo trocantere del femore. Un'eccessiva stimolazione ed accorciamento portano a fenomeni di lordosi lombare. Il retto addominale s'inserisce invece sulla sinfisi pubica.Ricordate, comunque, che è impossibile coinvolgere con gli esercizi soltanto una determinata zona addominale, e di eseguire gli esercizi in modo corretto e controllato, evitando di coinvolgere l'ileo-psoas nel movimento.
Miti e leggende
- I pesi legano: provate a dire una cosa del genere ad un preparatore atletico SERIO di qualsiasi sport e vi riderà in faccia a crepapelle!!! Ginnasti e ballerini s'allenano con i pesi, e non sono affatto legati. Bisogna utilizzare i sovraccarichi in modo oculato e in relazione ai propri obiettivi e possibilità.Non basta sollevare 100 kg di panca piana per dare un pugno più forte, non basta fare squat con 180 kg per saltare più in alto...quello che questi criticoni non sanno è come programmare correttamente un allenamento con l'utilizzo dei sovraccarichi, e si affidano esclusivamente all'utilizzo del solo peso corporeo. Se conoscessero la teoria dell'allenamento, la biochimica, l'anatomia, la biomeccanica e la fisiologia, di certo la loro performance e quella dei loro poveri atleti migliorerebbe...ma in Italia sono tutti professorini, preparatori, allenatori XD

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