Da piccola sono stata abituata che quello che dicevano le nonne era un bene, parole preziose che dovevo imparare a conservare, come una sorta di verità rivelata in grado di aiutarmi ad affrontare meglio il mondo. Ho bevuto tanto latte prima di dormire, ho lavato le mani con una frequenza quasi maniacale, ho “combattuto” le prime guerre contro i peli superflui a colpi di acqua ossigenata e l’elenco del fai da te potrebbe continuare…un articolo che mi è capitato davanti per caso ha riaperto il cassetto dei ricordi, infatti se molti consigli popolari sono da evitare ma altri sono vere e proprie pillole di saggezza:
- l’intestino pazzo che tende a gonfiarsi può essere “coccolato” con gli infusi di finocchio
- i dolori mestruali trovano sollievo nello “sniffare” il basilico almeno due volte al giorno (si badi bene: il basilico non deve essere polverizzato, basta “annusare” a fondo qualche foglia)
- la stitichezza può essere contrastata con le prugne secche
- per far rilassare gli occhi dopo una giornata di pc, studio, polvere o anche solamente dopo una “lunga” giornata, sono sufficienti impacchi di cotone imbevuto di acqua tiepida
- per ammorbidire le labbr, in assenza del burrocacao, è indicato il miele
- l’insonnia più leggera, magari quella da stress pre-esame, può essere combattuta con una tazza di latte
- il raffreddore può essere una buona scusa per bere il vin brulè: infatti questa bevanda è utile come decongestionante
- per curare le scottature e gli eritemi solari sipuò usare un pezzo di pane inzuppato nell’acqua e poi avvolto in un fazzoletto
E’ un elenco che può continuare ancora per tanto..mi chiedo sempre più spesso se un giorno io sarò in grado di essere l’eroina per qualche nipotino in difficoltà trovando un rimedio a tutto.
Ho la sensazione che il nostro stile di vita stia cambiando anche queste abitudini e mia nonna rimarrà, per me, un mito insuperabile.