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modernismo avanzato come melma pragmatica: il lavoratore 2.0 allo stato dell’arte nel processo di mercificazione e quantizzazione sfidanti in un contesto platealmente flatulento

Creato il 13 luglio 2011 da Nefarkafka666

modernismo avanzato come melma pragmatica: il lavoratore 2.0 allo stato dell’arte nel processo di mercificazione e quantizzazione sfidanti in un contesto platealmente flatulento

La fusione tra uomo e macchina è avvenuta anni fa. A mio parere almeno 15. Diciamo dall’avvento massivo dei cellulari e delle tecnologie in quei reliquiari di letame che sono diventati i nostri posti di impiego. Anziché renderci la vita più facile riducendo tempo, passaggi e costi, i computer, gli smartphone e i portatili hanno creato un nuovo cordone ombelicale che unisce l’individuo al suo lavoro. Tecnicamente tecnologie migliori avrebbero dovuto rendere più agevoli le nostre mansioni.

Fai prima, fai meglio, fai meno?

Au contraire, mon petit cafard!

L’unico risultato ottenuto è che in realtà non torni a casa: ti porti il lavoro tra le mura domestiche e anche se stai dando libero sfogo alla tua crapuloneria intestinale nel corso di una cagata degna di Guerre Stellari, puoi tranquillamente essere coinvolto in una conferenza con web cam. E il tuo capo può sempre dirti che se hai tempo, tra un pisolino e l’altro, potresti rispondere ad un paio di mail nel fine settimana. Il risultato è che di fatto le ore lavorative sono aumentate. Il lavoratore del terzo millennio non più ineunte ha l’auricolare bluetooth saldato nell’orecchio con un tappo di cerume, ma il vero stakanov ha un cavetto usb connesso al meato urinario per diffondere via mail i suoi peti. Insomma: non c’è neanche il gusto di essere una creatura avveniristica dal fascino cibernetico e futuristico. Siamo come quei giocattoli a cordicella: tiri il filo che ti esce dal culo e cominci a muoverti al ritmo frenetico del progresso.

Inoltre per andare di pari passo con l’involuzione ed il delirio tecno – psichiatrico imperante, gli applicativi sono diventati più pesanti: fanno molte più cose, la maggior parte delle quali disastrosamente inutile, però hanno una grafica più accattivante, quindi quando il computer va in crash o windows si schianta al suolo come una mosca colpita da una paletta siamo tutti più felici e ci sentiamo trendy e sexy. Dobbiamo imparare ad usare i nuovi fogli di calcolo, i nuovi programmi di video scrittura e i tanti applicativi che ci fanno fare in due ore quello che prima facevamo in trenta minuti ma senza lo sfondo tridimensionale che ci fa apparire terribilmente professionali e aggiornati.

Pare che per mandare l’uomo sulla luna sia stata sufficiente la potenza di un elaboratore con le prestazioni di un Commodore 64: se oggi per fare un diagramma a torta ho bisogno di tre giga di ram significa che il passare degli anni non ha portato vero progresso.


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