Di calcio non capisco quasi nulla, e non lo seguo dai penultimi Mondiali.
Di scommesse non capisco assolutamente nulla.
Sulle scommesse truccate, sono rimasta a quando il pugile Bruce Willis in Pulp fiction prende i soldi per perdere, poi cambia idea all'ultimo momento, vince e gli tocca scappare, il resto è storia (del cinema).
Tutto questo per dire che mi sta pesantemente sui coglioni che le partite di calcio truccate, siano di B, di A o anche di altri sport, vadano in prima pagina oscurando notizie più importanti.
A parte che al 90% sono illazioni (l'intercettato X tira in ballo qualcuno che, dal soprannome, potrebbe essere il calciatore Y, da quel momento i media sputtanano Y in prima pagina come noto scommettitore e autore di combine), per me il vero problema è che le scommesse truccate sono un falso problema e una falsa notizia.
Sono come la prostituzione e la droga: due reati (in realtà prostituirsi, se adulti, nel nostro Paese non è più reato; lo è indurre o sfruttare la prostituzione altrui, a maggior ragione in caso di minori) che in realtà andrebbero depenalizzati, ma conviene a troppi il proibizionismo e controllare sarebbe quasi impossibile, visto che così fan tutti.
E non mi fanno pena i tifosi che grondano innocenza da qualche curva nord, o est, o sudovest. Lo sanno benissimo che nel calcio tutto è mosso e dominato dai soldi e dal doping, che se ai calciatori si facessero tutti i controlli antidoping che si fanno ai ciclisti, la domenica giocherebbero solo i pulcini del Pescioloni Vattelapesca.
Così come credo si siano accorti anche loro che se le grandi squadre non avessero i soldi per comprare, anzi rastrellare, tutto il meglio del mercato, non vincerebbero tutti quegli scudetti.
E allora di cosa vi scandalizzate, oggi?
Non lo sapevate che è un mondo così?
Gli scommettitori lo sanno, sanno che siete dei bambini di 4 anni nel corpo di impiegati, operai, disoccupati, dirigenti etc. etc. che, anche se dicono di non credere più a Babbo Natale, credono ancora a Moratti, a Berlusconi, a Mourinho, ai Sensi, a chiunque purché vinca.
Poi, chiaramente, nel momento in cui cominci a perdere, ritorni a essere un pezzente, un coglione, un esserino qualsiasi, ma finché vinci puoi fare qualsiasi porcheria.
E allora, liberializzamole, queste scommesse. Che in sovrimpressione a ogni partita di campionato compaia la scritta Questo match potrebbe anche essere truccato.
Che le forze dell'ordine se ne freghino del giro di soldi che c'è sotto, e si occupino delle cose serie, dei reati veri, che sennò ci sembra di stare sul set di un film in biancoe nero, quelli sugli Usa anni '20, con tutti a spartirsi la mazzetta: il mafioso, il poliziotto e il padrone del bar.
Magazine
Modesta proposta per non sentir più parlare di calcio-scommesse
Creato il 06 giugno 2011 da DallenebbiemantovanePossono interessarti anche questi articoli :
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