L’altra mattina mi è capitato sotto gli occhi un post dal titolo “se hai vent’anni vattene dall’Italia” e mi sono chiesta: ma mollare tutto e partire è davvero una necessità o lo si fa “perchè tanto lo fan tutti”?
Era una cosa che mi chiedevo anche quando ero appena tornata dall’Australia, parlando con i miei coetanei e sentendoli dire “anche io vorrei mollare tutto e partire”, sì beh, facile a dirlo così solo perchè fa figo. L’esperienza con il working holiday visa non è per tutti, ma di questo ho già parlato, perchè è facile dire “mollo tutto e parto” e poi finire per farsi mantenere dai propri genitori a distanza, come è anche facile partire con un miliardo di aspettative che difficilmente verranno soddisfatte.
Prima di decidere di lasciare l’Italia domandatevi se è veramente quello che volete fare, se andare all’estero è la vostra strada, ma non fatelo semplicemente perché invidiate chi l’ha fatto prima di voi. Ognuno di noi è diverso per capacità, per ambizioni e per carattere, mollare tutto e partire non è sempre la soluzione migliore. Ognuno di noi ha un percorso da fare, un binario da percorrere per utilizzare una metafora di Valentina di Diario in Viaggio e non sempre prevede di passare oltre il confine.
Comprare un biglietto di sola andata è la cosa più facile, dieci minuti sul sito della compagnia (e dieci minuti sono tanti), carta di credito alla mano ed è fatta, ma il difficile arriva dopo e lì “so’ cazzi”, come si suol dire.
Anche io ho pensato, penso, di mollare tutto e partire, è un sogno che ho nel cassetto da più di qualche anno e quindi forse il mio discorso risulta essere un po’ ipocrita, ma non sempre la soluzione è andarsene.
Mollate tutto e partite se è qualcosa che vi sentite dentro, se all’idea di iniziare una nuova vita altrove sentite le farfalle in pancia prima della paura di non farcela, se imparare una lingua nuova è una sfida più che una fatica. Riconoscere i proprio limiti è il primo passo, e se è l’Italia il vostro impedimento più grande nella realizzazione dei vostri sogni, allora, mollare tutto e partire potrebbe essere davvero la scelta giusta da fare, la strada giusta da percorrere, il treno perfetto su cui salire. Alla base di una scelta come questa non ci deve essere “la moda”o il “così fan tutti”, ma un desiderio ardente che non si riesce più a contenere, un bisogno quasi fisico di dare una svolta alla propria vita talmente radicale da prendere in considerazione l’estero.
Se così è, vi dico andate, prendete armi e bagagli e partite, non pensateci due volte, anche solo per provarci e mettere alla prova voi stessi, ma, se avete vent’anni e delle ambizioni che potete raggiungere stando in Italia, perché mollare tutto e partire? Solo per poter dire “l’ho fatto anche io”?