- Pubblicato Mercoledì, 24 Settembre 2014 07:42
- Scritto da Elisabetta Bonora
Credit: ISRO
Poche ore fa è stata scritta una nuova pagina di storia per l'esplorazione spaziale: l'India è diventato il quarto paese, dopo Stati Uniti, Europa e Russia, ad aver raggiunto Marte e ci è riuscita al primo tentativo.
Il primo ministro indiano Narendra Modi, parlando dal centro di controllo della missione nella città meridionale di Bangalore, ha detto: "Le probabilità erano tutte contro di noi. Di 51 missioni tentate nel mondo, solo 21 sono riuscite. Noi abbiamo prevalso".
Ora, Mangalyaan si unirà agli orbiter già a lavoro su Marte, Mars Odyssey, Mars Reconnaissance Orbiter (MRO) e Mars Atmosphere and Volatile Evolution (MAVEN), arrivato due giorni fa, della NASA e Mars Express dell'ESA, per studiare il Pianeta Rosso.
Dopo il test di due giorni fa in cui il 440 Newton Liquid Apogee Motor (LAM) era stato riacceso con successo per 3,968 secondi dopo esser rimasto fermo dal 1 dicembre 2013, il motore di MOM ha bruciato questa notte per 24 minuti, facendo rallentare la sonda fin quando non è stata catturata dalla gravità del pianeta.
Il momento è stato vissuto con apprensione perché in quel momento MOM era dietro a Marte e il team ha dovuto attendere che le comunicazioni tornassero online.
Sorriso e volti distesi non appena è stata ricevuta conferma dal Deep Space Network della NASA a Camberra e grandi applausi al controllo missione: MOM aveva rallentato con successo di 1099 m/s rispetto ai 1098.7 m/s programmati, come è stato riportato in un post ufficiale su Facebook.
1/2 Just after @MarsOrbiter signal was acquired, India's Deputy High Commissioner Mr Surinder Kumar Datta (centre)... pic.twitter.com/GFPLzyak3h
— CanberraDSN (@CanberraDSN) 24 Settembre 2014
Modi si è congratulato con gli scienziati, dicendo: "Oggi tutta l'India dovrebbe celebrare i nostri scienziati. Le scuole e le Università dovrebbero applaudire questo successo".
Ma i complimenti sono giunti da tutto il mondo:
We congratulate @ISRO for its Mars arrival! @MarsOrbiter joins the missions studying the Red Planet. #JourneyToMars pic.twitter.com/lz90flOZLG
— NASA (@NASA) 24 Settembre 2014
Nel mese di giugno il primo ministro indiano si era vantato dei costi contenuti di questa missione, appena 74 milioni di dollari contro i 671 milioni dollari di MAVEN, ad esempio, e del fatto che l'India avesse speso meno di quanto non avesse fatto Hollywood per mettere in produzione il film "Gravity".
In effetti, MOM è una missione a basso costo e anche con un carico utile molto contenuto, solo 15 chilogrammi, tutto made in India:
- Mars Color Camera, per scattare fotografie di Marte e delle sue lune
- Lyman Alpha Photometer, per misurare l'abbondanza di idrogeno e deuterio e studiare il processo di perdita di acqua dai pianeti
- Thermal Imaging Spectrometer, per mappare la composizione superficiale e mineralogia
- spettrometro di massa MENCA, per analizzare la composizione atmosferica
- sensore metano, per misurare il livello del metano atmosferico
Un giornalista indiano, @dpsatishcnnibn, tramite Twitter, ha anticipato che probabilmente già stasera (ora Indiana) arriverà la prima immagine di Marte... non vediamo l'ora!
L'obiettivo principale della missione di dimostrare le capacità tecnologiche dell'India per arrivare su Marte è già stato raggiunto. Ora, mentre MOM offrirà il suo contributo per svelare i misteri dell'atmosfera del Pianeta Rosso, il prossimo passo per questo paese sarà completare un atterraggio sulla Luna, prima di tentare eventualmente missioni con equipaggio.