Momentaneamente "chiuso per Festival"

Oggi resto chiuso per "Festival". Stasera termina il "Bizzarri" e, da bravo co-direttore artistico ho altro a cui pensare. Certo, mi sarebbe piaciuto parlare di Valentino Valentini, dell'arresto di Assange (o forse della sua auto consegna a Scotland Yard), della visita del "rottamatore" ad Arcore, della "prima" della Scala, dei petardi, del birichino Baremboim, dell'ennesimo assalto della polizia ai precari, agli studenti e agli operai, del pacco di merda lasciato a casa Gelmini e delle conseguenti manifestazioni di solidarietà (per un pacco di merda?), del perversissimo rapporto Berlusconi-Putin ma non lo faccio. Stasera termina il Festival ed ho mille cose da fare dopo aver goduto per sei giorni delle immagini di "Mirna" di Corso Salni (dicesi "capolavoro"), della folle e triste storia di Piero Ciampi, del nonno partigiano di Caterina Carone, e delle "Lettere dal deserto" di Michela Occhipinti che ha fatto incetta di premi. Sei giorni di altissima qualità visiva, di incredibili voli onirici e d'amore allo stato puro per l'ultimo film di un grande indipendente: Corso Salani. Stasera il Festival omaggerà il regista scomparso a giugno e l'"amico" Monicelli (due anni fa il premio alla carriera andò a lui). D'altronde non ci resta che rendere omaggio ai morti. Ai vivi, a molti vivi, va solo un attestato di disprezzo e un pacco di merda, magari lasciato davanti alla porta di casa.PS. Considerati i contatti di ieri per l'articolo sull'Aquila, mi viene da dire (e da confermare) che questo è il paese delle signore e dei signori "smemoranda". Evidentemente molti dei miei lettori sono più interessati al culo di Michelle Bonev che all'ultimo genocidio culturale in ordine di tempo.