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Momenti culinari: perché io in fondo sono una tenerina…

Da Strawberry @SabyFrag

Era da parecchio che volevo provarla.

E lo so che le feste sono appena finite e siamo tutti lì, con un solo pensiero fisso che risuona nella testa e fa “Dieta, dieta, dieta, dieta…” Anche io ci penso sempre e cerco di metterlo in pratica. Più o meno.

E non so se considererete come giustificazione valida il fatto che io abbia preparato questo dolce per il mio amorcito, dopo aver passato più di una settimana separati. Perché io adoro fare dolci per chi amo.

E poi ieri è venuto anche un amico a prendere il caffè a casa e non si può servire il caffè senza un dolcetto…Si, insomma avete capito. Tutte scuse. Ma per una dolce causa. Ovvero, preparare la torta tenerina.

Cos’è la tenerina?

La torta tenerina è un dolce tipico di Ferrara che nasce nel XX secolo in onore di Elena del Montenegro, moglie di Vittorio Emanuele III. In dialetto ferrarese viene chiamata anche “Torta Taclenta”. Si tratta di una torta al cioccolato fondente, con una crosticina che nasconde un cuore soffice e goloso, nonostante non serva il lievito per prepararla. Ed è, inutile dirlo, buonissima.

Ingredienti:

200 gr di cioccolato fondente (di buona qualità, non siate braccine corte)

150 gr di zucchero

100 gr di burro

60 gr di farina

3 cucchiai di latte

3 uova

1 pizzico di sale

Preparazione:

Sciogliete il cioccolato a bagnomaria e, una volta sciolto, aggiungete il burro precedentemente tagliato a cubetti, uno alla volta, facendo attenzione che ogni cubetto venga incorporato bene al cioccolato prima di aggiungerne un altro. Terminata questa operazione, potete togliere il cioccolato dal fuoco e lasciate intiepidire.

In una ciotola versate metà dello zucchero (75 gr) e i 3 tuorli, avendo cura di conservare gli albumi. Con un frustino, manuale o elettrico, mescolate tutto fino ad avere un composto spumoso. A questo punto unite il composto di cioccolato e burro sciolto al composto di zucchero e uova e mescolate ancora con il frustino. Aggiungete farina e latte. Ora, io ho indicato 3 cucchiai di latte come previsto dalla ricetta. In realtà se vedete se il vostro composto è ancora piuttosto granuloso, vi consiglio di aggiungerne ancora un po’ per farlo diventare omogeneo e cremoso (ma non liquido!).

Terminata l’operazione, in una seconda ciotola montate gli albumi con lo zucchero rimasto (gli altri 75 gr) e il pizzico di sale. Una volta ottenuta una crema bianca compatta, con un mestolo o una spatola incorporate questa crema all’impasto precedentemente preparato. Nota bene: per incorporare i due composti, mescolate dal basso verso l’alto!

A questo punto imburrate e infarinate una tortiera, versatevi l’impasto e infornate per 20-25 minuti a 180° a forno già caldo (quindi accendete il forno qualche minuto prima). Trascorsi i minuti necessari, spegnete il forno e lasciate raffreddare la torta al suo interno con lo sportello socchiuso. Infine sfornate la torta, ponetela su un piatto da portata, cospargetela con dello zucchero a velo e gustatela con chi volete!

Momenti culinari: perché io in fondo sono una tenerina…

 

 

 

Questa volta non ho foto per voi. Tra amici e fidanzato, della torta io stessa ho visto ben poco. Vi lascio un’immagine presa da internet per darvi l’idea del risultato.

 

 

 

 

 

 

 

Non so quanti di voi conoscono questa ricetta. Io l’assaggiai la prima volta grazie a una cara amica che si cimentò con un pezzo di tradizione che non era la sua. Ma vivevamo in Emilia Romagna e per noi quella regione ha significato tante cose in ogni sua declinazione. E ormai era arrivato anche per me il momento di provarci. Per ricordare la tenerezza di quei momenti d’amicizia vissuti insieme e per condividere questa dolcezza anche con gli altri

In fondo anche io sono una tenerina… una bella crosta fuori, un cuore tenero al suo interno…


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