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Momoiro sora wo (ももいろそらを, About the Pink Sky)

Creato il 22 febbraio 2012 da Makoto @makotoster

Momoiro sora wo (ももいろそらを, About the Pink Sky)Momoiro sora wo (ももいろそらを, About the Pink Sky). Regia, sceneggiatura e fotografia: Kobayashi Keiichi. Suono: Hidaka Naruyuki. Interpreti e personaggi: Ikeda Ai(Kawashima Izumi), Koshino Ena (Ono Hasumi/Haruko), Fujiwara Reiko (MayuzumiKaoru), Takayama Tsubasa (Sato Koki). Produzione:Harada Hiroshi, Matsushima Sho, Michael Gion. Durata: 113’. Prima proiezione inGiappone: 22 ottobre 2011 Tokyo International Film Festival.Link: Dichiarazioni del regista (Hollywood Reporter) - Asianexpress - Jeo Bendei (Libertas Film Magazine) - Jordan M. Smith (Ioncinema) - Japan Cinema Net - Esther Merino (Slug Magazine) - Don Simpson (Smells Like Screen Spirit) Punteggio★★1/2
Momoiro sora wo (ももいろそらを, About the Pink Sky)Primo lungometraggio di finzionedel giovane Kobayashi Keiichi (classe 1972), About the Pink Sky può già vantare importanti riconoscimenti comeil Premio al miglior film giapponese del Tokyo Film Festival (nella sezioneJapanese Eyes) e il Gran premio della giuria al Sundance Film Festival, cuipossiamo aggiungere la partecipazione al Festival di Rotterdam. Girato inbianco e nero, senza l’ausilio di musiche d’accompagnamento, e con un’evidentepredilezione per l’uso della macchina a mano e dei long take, About the Pink Skysi presenta, nel suo tessuto formale e nelle sue scelte di regia e messinscena,come il tipico esempio di un film indipendente e pensato soprattutto per ilmondo dei festival. Tali opzioni formali si accompagnano però a una storiapiuttosto mainstream, almeno perquella che è la realtà del cinema giapponese. Izumi è un adolescente chealterna momenti di indolenza ad altri di determinazione. Quando trova unportafoglio che contiene 300.000 mila yen (all’incirca 3.000 €) decide, dopoaver scoperto che appartengono al figlio di un ricco politico corrotto, di nonrestituirlo e ne presta una buona parte ad un amico adulto in evidentidifficoltà finanziarie. Venute a sapere dell’accaduto, le sue due amiche Hasumie Kaoru la obbligano a restituire il portafoglio al suo proprietario. Questi,il giovane Satō Koki, pretende, in cambio del denaro mancante, che le treragazze lo aiutino a redarre un giornale che dia solo buone notizie. La ragioneè che così potrà allietare la vita di una persona cara ricoverata in ospedale.Le tre ragazze accettano, più o meno convinte, l’offerta e si mettono allavoro, senza nascondere l’attrazione che provano verso il ricco e bel Koki,che creerà fra loro anche qualche rivalità. Il punto culminante della vicendasi ha quando Izumi si reca in ospedale per vedere chi sia la persona cara cheKoki vuole aiutare e scopre così che questi è un ragazzo con cui lo stesso Kokiha una relazione. Il film si muove con quei toni garbati e delicati tipici dimolto cinema e narrativa giovanilistici giapponesi (Banana docet), offre un ritratto piuttosto sfaccettato del mondo degliadolescenti, in grado anche di declinare questioni molto diverse fra loro chevanno dal sentimento al lavoro, e si affida a un narrazione che alterna coupe de théȃtre e lunghi momenti dipausa scevri da ogni tensione drammatica (in particolare le passeggiate diIzumi). Un film dove niente sembra sbagliato e fuori posto, ma a cui mancaqualcosa per andare oltre la semplice correttezza. [Dario Tomasi]

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