di Beniamino Franceschini
Nell’atteso Monday Night tra Chicago e San Francisco, i 49ers si impongono per 32-7 al termine di un incontro durante il quale i Bears non sono pressoché mai entrati in partita, conducendo una prestazione del tutto negativa.
Entrambe le squadre erano prive del QB titolare, cosicché in campo sono scesi Campbell per Chicago e Kaepernick per San Francisco. Proprio quest’ultimo apre l’incontro con un lancio di 57 yard all’indirizzo di Williams (2 rec, 60 yds), il quale si ferma a 3 yard dall’end zone. Nel gioco successivo, la difesa dei Bears è completamente disattenta sulla play action, cosicché arriva il td pass per Davis (6 rec, 83 yds, 1 td) e i 49ers portano il punteggio sul 10-0 (in precedenza c’era stato il field goal di Akers).
Nel secondo periodo, la tendenza è la stessa: a tre minuti dall’avvio, dopo un bel passaggio di Kaepernick ancora per Davis per 32 yard, è Hunter (5 att, 27 yds, 1 td) a concludere in meta una corsa di 14 yard senza l’opposizione di Chicago. Per i Bears, però, continua il momento di crisi, poiché, dopo un sack (-6 yds), Campbell è intercettato da Brown poco prima di metà campo. Per il resto, solo da segnalare il calcio di Akers, che consente a San Francisco di arrivare all’intervallo sul 20-0.
In apertura del terzo quarto, Kaepernick trova Manningham (2 rec, 45 yds) con un lancio da 37 yard: subito dopo, Crabtree (3 rec, 31 yds, 1 td) riceve direttamente in touchdown per 10 yard. Finalmente, anche Chicago mette a segno i primi punti, realizzando una meta con il td pass di Campbell per Marshall (2 rec, 21 yds, 1 td) di 13 yard al termine di un drive durato otto minuti.
Sul punteggio di 27-7 (altro field goal di Akers), all’inizio dell’ultimo tempo è da riportare un’azione molto confusa nell’end zone dei Bears che si conclude con una safety a vantaggio dei 49ers. Campbell, infatti, subendo un sack proprio sulle 0 yard, perde il pallone, che è recuperato da Rachal. A questo punto, gli arbitri ricorrono a un’interpretazione che poi sarà modificata dopo il challenge. In un primo momento, i giudici di gara avevano chiamato il passaggio incompleto con la penalità per intentional grounding a Rachal. Dopo la revisione, però, Rachal è stato considerato placcato in end zone, con conseguente attribuzione di 2 punti a San Francisco per il definitivo 32-7. La partita, di fatto, si chiude qui, poiché i Bears, nel drive successivo, riusciranno a malapena a superare la metà campo.
San Francisco ha dominato l’incontro, trovandosi però di fronte una squadra del tutto incapace di reagire. Osservando i numeri, si nota che Campbell ha realizzato 14/22 per 107 yard, 1 td e 2 int, mentre Kaepernick 16/23 per 243 yds e 2 td. La difesa dei Bears è stata costantemente posta sotto pressione anche sulle corse, basti vedere l’apporto di Gore (17 att, 78 yds) e l’azione del touchdown di Hunter. Note negative anche per quanto riguarda la fase d’attacco e la linea offensiva: in questo caso, le prestazioni non possono essere motivate solo con l’assenza di Cutler.
Riguardo ai 49ers, la vittoria di stanotte apre in pieno il dibattito sulla gestione dei quarterback: se per domenica prossima, contro i Saints, Smith fosse nuovamente disponibile, chi sarebbe il partente? Coach Harbaugh è stato diretto durante la conferenza stampa dopo la partita: «the one with the hot hand».
In classifica, Chicago (7-3) è a pari merito con Green Bay (7-3) nella NFC North, mentre San Francisco si porta sul 7-2-1, in prima posizione nella NFC West.
Statistiche comparate dei giocatori
Passing Cmp Att Yds TDs
J. Campbell (CHI) 14 22 107 1
C. Kaepernick (SF) 16 23 243 2
Rushing Car Yds Avg TDs
M. Forte (CHI) 21 63 3 0
F. Gore (SF) 17 78 4,6 0
Receiving Rec Yds Avg TDs
D. Hester (CHI) 3 23 7,7 0
V. Davis (SF) 6 83 13,8 1
Highlights dell’incontro sul sito nfl.com.
Beniamino Franceschini