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Mondial’22, Qatar replica:   ‘Il Guardian ha esagerato’

Creato il 01 ottobre 2013 da Mbrignolo
Da Qatar la risposta al The Guardian:

Al Marri, al centro, respinge le accuse del The Guardian

ULTIMISSIME CALCIO (Doha, Qatar). L’inchiesta del The Guardian riguardante lo sfruttamento dei lavoratori nepalesi in Qatar, nell’ambito della costruzione degli impianti per il Mondiale del 2022, è stata pubblicamente smentita da Ali bin Samikh Al Marri, presidente del Comitato nazionale del Qatar per i diritti umani.
Dopo giorni in cui le immagini e le accuse mosse dalla testata inglese, naturalmente raccolte e riportate da Calciolab, hanno fatto il giro del mondo suscitando l’indignazione dell’opinione pubblica, il Qatar gioca la carta della replica. Al Marri ha infatti dichiarato: “I dati pubblicati nell’inchiesta del The Guardian sono falsi ed esagerati”. “Nego – ha affermato con fermezza Al Marri – che ci sia schiavitù in questo paese: ci sono stati sì dei problemi, che il governo sta però provvedendo a risolvere”. Di quali problemi Al Marri parli non è dato sapere – ma lecito immaginare – ma lo stesso presidente del Comitato per i diritti umani porta la testimonianza di Narinra Bad, coordinatore della comunità nepalese in Medio Oriente, al fine di confermare la sua tesi: “Quest’anno sono stati 151 i nepalesi morti in Qatar, ma “solo” 15 sono state morti sul lavoro”. Al di là del dato, che fa comunque riflettere sebbene sia inferiore ai 44 decessi in tre mesi riportati sul The Guardian, è curioso vedere come autorevoli personaggi all’interno del sistema organizzativo dei Mondiali abbiano fatto registrare un rapido dietrofront dopo la pubblicazione dell’inchiesta. Un esempio è Maya Kumari Sharma, ambasciatrice nepalese in Qatar: dapprima richiamata in patria dal proprio governo per “comportamento non consono”, la Sharma ha affermato di non aver mai parlato ai media britannici e non aver mai dichiarato che “il Qatar è una prigione a cielo aperto”.
A questo punto, nonostante l’annuncio da parte del Ministero del Lavoro del Qatar di aver assunto nuovi commissari con l’intento di indagare maggiormente sulla condizione condannata dal The Guardian, il pericolo è che con i loro potenti mezzi, i facoltosi governanti del Mondiale 2022 possano riuscire a infilare tutta la polvere sotto il tappeto.

Contenuto ceduto in esclusiva dall'agenzia alaNEWS. Riproduzione vietata. Anno 2013.

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