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Mondiali Brasile 2014, gruppo B: Bye bye Spagna. Passano Olanda e Cile

Creato il 19 giugno 2014 da Simo785

Australia  - Olanda 2 – 3 (Cahill 21′,Jedinak (R) 54′ – Robben 20′, Van Persie 58′, Depay 68′)

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Robben e l’Olanda esultano per il momentaneo vantaggio contro l’Australia

L’Olanda passa anche contro l’Australia in una delle partite più pazze della storia dei Mondiali. L’Australia va a casa dopo aver perso due partite fra gli applausi. L’Olanda trova molte difficoltà a imporre il proprio gioco contro un’Australia tecnica quanto basta ma molto fisica. Il vantaggio orange al 20′ per opera di Robben, lanciato in velocità, è solo un fuoco di paglia. Infatti l’Australia pareggia immediatamente con uno spettacolare tiro al volo di Cahill e rischia di finire il tempo in vantaggio grazie a un bolide di Bresciano che si alza di poco sopra la traversa. Dopo il gol del pareggio l’Olanda va in confusione per tutto il finale di tempo e l’inizio del secondo dove l’Australia passa addirittura in vantaggio (rigore realizzato da Jedinak per un fallo di mano di Blind). Ma Depay, subentrato nell’intervallo al posto di un negativo Indi decide di ergersi a salvatore della patria. Prima offre un cioccolatino a Van Persie che si limita a spingere in rete il pallone grazie anche a un fuorigioco sbagliato dagli avversari, poi segna con un bellissimo tiro a giro dalla distanza (non esente da colpe il portiere australiano Ryan). Segnatevi il nome di questo ragazzino del ’94 protagonista nel campionato olandese con la maglia del PSV.

Spagna  - Cile 0 – 2 (Vargas 19′, Aránguiz 43′)

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Edu Vargas zittisce gli avversari e manda a casa i campioni di tutto della Spagna

E qui si conclude il ciclo della Spagna. Dopo due Europei e un Mondiale (striscia difficilmente ripetibile da altre selezioni nazionali) la Spagna saluta questi mondiali con una giornata d’anticipo. L’Australia sembrava la squadra materasso di questo girone, ma la realtà dei fatti è ben diversa. L’Australia ha fatto vedere un buon calcio, complicando notevolmente la vita a Cile e Olanda mentre la Spagna si è arresa praticamente senza scendere in campo. Rispetto alla partita precedente Del Bosque lascia fuori Piquè (sostituito da Javi Martinez del Bayern) e mette dentro Pedro al posto di uno Xavi che sembra ormai avviato verso il viale del tramonto. Formazione iniziale sulla carta più aggressiva e veloce. Ma solo sulla carta. I primi minuti sembrano il preambolo di una partita combattuta, con il portiere cileno Bravo bravo a dire no ad Alonso, mentre sull’altro fronte il trio delle meraviglie cileno Sanchez, Vargas e Vidal (molto più in condizione rispetto all’esordio) pressano alti, accelerano e mordono i creatori di gioco spagnoli. Infatti intorno al ventesimo il Cile passa. Vidal ruba palla, Sanchez accelera e apre per Arangui che serve Vargas che segna (si, proprio il Vargas del Napoli). Velocità e concretezza cilena. La Spagna ci prova con Diego Costa ma prima della fine del tempo è ancora il Cile a passare con Arànguiz. Punizione di Sanchez, Casillas respinge corto e il centrocampista cileno di proprietà dell’Udinese (senza mai giocarci) insacca. Nei primi 15 minuti della ripresa la Spagna schiaccia il Cile nella sua area, anche grazie a Koke subentrato ad Alonso ma rischia parecchio per i velocissimi contropiedi cileni. Poi le furie rosse si rassegnano e il Cile non infierisce. Spagna subito a casa e Cile a giocarsi il primo posto del girone nello scontro diretto del prossimo turno con l’Olanda.


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