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Mondiali in inverno? La ricca Premier non ci sta

Creato il 25 marzo 2013 da Mbrignolo
scudamore

Richard Scudamore, Chief Executive della Premier.
Immagine tratta da www.thetimes.co.uk

INCHIESTE (Londra). Spostare in inverno i Mondiali di calcio del 2022? Eh già, glielo dite voi agli inglesi?
Dato per assodato ciò che assodato non è – e cioè che l’aspetto climatico sia l’unico problema sorto riguardo all’organizzazione della rassegna iridata a Doha e dintorni -  le dichiarazioni tdi Platini e soci rilasciate recentemente non hanno trovato indifferenti gli alti vertici del calcio europeo, in particolar modo coloro i quali sono chiamati a governare la lega più ricca del mondo: la Premier League.
Il Qatar, paese che ospiterà il campionato del mondo in programma fra circa nove anni, non è infatti l’unico stato ad aver messo sul piatto carte pesanti, carte da milioni e milioni di dollari. In Inghilterra, infatti, grazie agli ultimi accordi sottoscritti fra la Premier League e le emittenti televisive, il massimo campionato nazionale diverrà nella prossima stagione il più costoso in materia di diritti tivù, e quindi il più ricco, con i suoi 2,5 miliardi di dollari. Un giocattolino niente male, insomma, un giocattolino che potrebbe però presentare alcune fragilità davanti a, come dire, inaspettati cambi di programma. Un esempio a caso? Un’interruzione di circa due mesi a causa, altro esempio a caso, della disputa di un campionato del mondo.
“Non possiamo che essere contrari a un Mondiale giocato nei mesi invernali – si è affrettato a sottolineare Richard Scudamore, amministratore delegato della Premier League – i motivi sono del tutto evidenti e questa eventualità vede altri paesi europei pensarla esattamente come noi”. I “motivi evidenti” di Scudamore si chiamano, appunto, 2,5 miliardi di dollari, mentre gli altri paesi europei citati hanno più che altro la tinta nerorossodorata della Germania, che con la sua modernissima Bundesliga non può certo guardare con favore a qualche settimana di forzata inattività.
L’empasse è solo agli inizi, con una serie di partite politiche che stanno portando i protagonisti a muovere le proprie pedine in attesa dei veri faccia a faccia programmati nelle stanze dei bottoni. A Londra, tuttavia, con un accordo da miliardi di euro appena stipulato non possono di certo permettersi tecniche attendiste: alla porta della Premier le televisioni tornerebbero a bussare per richiedere garanzie e, soprattutto, uno “sconto” motivato dal rischio stop invernale. Un’eventualità che Scudamore non vuole prendere in considerazione, da qui il comunicato diffuso nelle scorse ore. E’ vero che c’è il Mondiale, ma esiste anche la Premier; un giocattolino niente male che nel Regno Unito non vogliono rovinare. Altrimenti, diteglielo voi agli inglesi.

Fonte: www.bloomberg.com


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