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Mondo?! Time-out grazie. Ho bisogno di un po' di Mental Coaching!!!

Creato il 21 maggio 2012 da Ekis Sport Coaching @Ekis_srl

Mental Coaching: C'è un momento giusto per ogni cosa, anche per applicare l'allenamento mentale Il Mental Coaching, come avrai avuto modo leggere negli articoli di questo sito, mette a disposizione del Mental Coach tante tecniche e strategie per permettere all'atleta o alla squadra di turno, di massimizzare ed incrementare la propria performance.

Voglio utilizzare queste prime righe per introdurre una riflessione tramite una domanda;

C'è un momento ottimale per porsi un quesito, o per fare il punto su una situazione??

Mi spiego meglio. Una buona domanda a noi stessi, oppure l'analisi generale di qualcosa che stiamo facendo è utile comunque? In tutti i momenti? Oppure sarebbe meglio utilizzare un apposito “spazio” per avere più lucidità e magari anche più oggettività??

Probabilmente sopraffatto da una marea di problemi, confusione, o tempi ristrettissimi, ti sarà capitato di dire o magari di sentire qualcuno pronunciare la seguente frase:

”Fermate il Mondo....voglio scendere!!”.

Io credo fermamente, da Coach, che per poter ottimizzare una risorsa, che non ci stancheremo mai di ripetere....E' già dentro di noi...Ora!!...abbiamo l'assoluto bisogno di prenderci del tempo, anche pochi minuti, per consentire alla nostra mente di entrare nello “state” appropriato e potenziante di cui necessitiamo, e che ci permetterà di trovare e districare il bandolo della matassa.

L'allenamento mentale è assolutamente più efficace se applicato in un ambiente recettivo.

Nei primi anni '90, dove la frenesia aveva ormai contagiato chiunque, dal Broker di Piazza Affari al garzone del macellaio sotto casa, iniziava ad essere evidente che stavamo correndo troppo, che nessuno si fermava più a riflettere, e tutto veniva consumato con una velocità e una voracità alla quale non eravamo mai stati abituati.

Proprio in questo periodo iniziarono a spopolare tutte quelle discipline orientali che abbracciano una filosofia del prendersi cura e tempo per se stessi:  Yoga, Meditazione Zen, Tai-ji quan e chi più ne ha più ne metta.

Ci siamo “fermati”, abbiamo iniziato a prenderci del tempo, e a scaricare la nostra mente dai problemi della vita di tutti i giorni.

Abbiamo applicato del Mental Training inconsapevolmente, e per tantissime persone la vita è andata migliorando sempre di più.

Perfino la pubblicità aveva iniziato a cavalcare questa nuova  attitudine, ricordo benissimo nello spot di un noto amaro siciliano, un signore in giacca e cravatta con in mano una 24ore entrare trafelato in una serra in cerca di un telefono, e successivamente veniva invitato dal vivaista a sedersi un attimo nel verde, rilassarsi allentando il nodo alla cravatta, e con in mano l'immancabile bicchierino di liquore prendersi una pausa, mentre le parole della canzone recitavano..

” Fermarsi un momento, per gustare la vita, per gustare il tuo tempo....il gusto pieno della vita”.

Durante un duro allenamento, in un momento di difficoltà di una partita ( l'importanza di quello che si potrebbe fare in un time-out è spesso troppo sottovalutata), ma anche in una riunione, in una fase della giornata caotica, o prima di dover prendere una decisione fondamentale, prendiamoci del tempo per allentare la tensione, allontaniamoci mentalmente dalla situazione, “dissociamoci” come diciamo noi Coach, ossia usciamo da noi stessi e guardiamoci dall'esterno.

Pochi attimi potrebbero essere già sufficienti per farci risultare più lucidi ed oggettivi.

Se non dovesse bastare e ne abbiamo la possibilità, prendiamoci un giorno, anche una settimana, ma facciamo in modo che questo tempo abbia una grandissima qualità per noi.

Questi “spazi” che ci stiamo dedicando sono un dono, e secondo me i momenti ideali per porci delle domande qualitative, applicare quelle tecniche di Mental Coaching che dicevamo all'inizio, fare una bella programmazione degli obiettivi..ecc..ecc..

Guarda questo video.

Magari c'è bisogno di cambiare qualcosa nel nostro piano di azione, ritarare gli obiettivi stessi come ci ha consigliato il nostro Mental Coach di fiducia, oppure dire “Basta!!” a delle situazioni che ci stanno opprimendo o addirittura soffocando.

Qualcuno di voi potrebbe obbiettare dicendo....”Ma se il tempo non mi basta mai, come faccio a ritagliare qualche spazio per me??”, oppure “Spesso alcune situazioni non ci permettono di prenderci del tempo, bisogna decidere in fretta, come nelle emergenze ad esempio”.

Tutto giusto, e nonostante questo, organizzandosi bene, un po' di tempo per noi stessi si trova sempre. Basta convincersi che è importante farlo per poter dare respiro alla nostra mente!!

Il “qui e ora” è l'unico momento dove possiamo intervenire. Direi che è troppo vitale per sprecarlo continuando a dire che non si ha la possibilità di dedicare un po' di tempo a noi stessi.

Riguardo alle decisioni da prendere nelle emergenze e al poco tempo a disposizione per farlo, questo è un campo nel quale tutti mi reputano particolarmente bravo, sia come Coach che come Allenatore, e devo dire che anche i risultati confermano la nomea.  Mi permetto quindi di darvi qualche consiglio prendendo come spunto la mia strategia decisionale.

Tutto dipende dall'osservazione di quello che sta  accadendo; mentre qualcosa dentro di noi ci spinge a “fare”, è importante bloccare questo istinto, a meno che non è un autobus quello che ci sta per travolgere...:-)))), e raccogliere più informazioni possibili.

Dove sembra che stiamo perdendo tempo, stiamo invece elaborando e pianificando quello che andremo a fare con estrema rapidità e determinazione subito dopo.

Al nostro cervello non serve molto per organizzare una strategia, servono informazioni qualitative ed evitare  di essere bloccato dalla fretta di agire.

Attenti, la fase di osservazione potrebbe durare una frazione di secondo, non sto parlando di minuti, dipende dalla velocità con cui la scena che stiamo vivendo si evolve.

La seconda fase, quella di azione, sarà molto più rapida ed organizzata che se invece ci fossimo subito sperticati a fare qualcosa, magari a caso, immediatamente.

Non solo, quel primo periodo di osservazione ci avrà anche leggermente distaccato emotivamente, e tutto quello che andremo a fare successivamente avverrà in uno “state” mentale più funzionale.

Sembra una ricetta un po' povera, ma vi assicuro che quel primo passaggio di “non fare” e di “osservare”, vi darà in termini di tempo e di capacità decisionale un vantaggio incredibile.

Molto bene, chi è arrivato a questo punto dell'articolo, umilmente dedicato a quando applicare del Mental Coaching, merita un grande applauso e una bella pacca sulla spalla, perché il vero scopo di queste poche righe era farvi prendere del tempo per voi stessi e se siete arrivati fino a qui lo avete fatto.

Questo è il momento per farci una buona domanda, magari una di quelle che per chi ha fatto l'Excellence chiamiamo “guida”, oppure per pianificare un obiettivo.....o per quello che vogliamo.

L'importante è che abbia un grande valore per noi stessi.......perché ce lo meritiamo!!

William Fiorani
Di William Fiorani


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