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Moneyball è il baseball

Creato il 11 gennaio 2012 da Soloparolesparse

Ci sono un sacco di film sul baseball che valgono sia dal punto di vista cinematografico che da quello sportivo (sarà uno sport che si presta o forse la passione infinita degli americani per questo sport) e Moneyball va ad inserirsi alla grande nel filone senza sfigurare assolutamente.
Bennett Miller mette insieme un lavoro eccellente per sentimento e qualità, grazie anche ad un cast eccellente.

Moneyball è il baseball

Billy Beane è il general manager degli Oakland Athletics e finisce la stagione al primo turno dei play-off.
Per l’anno successivo le aspettative sono grandi, ma il mercato frega a Billy i tre pezzi più pregiati e per una squadra di seconda fascia c’è poco da fare.
Però Billy incontra il giovane Peter Brand, laureato in economia ed esperto di statistica e dall’incontro nasce il sogno: creare una squadra vincente a basso costo analizzando i dati di tutti i giocatori del campionato.

Far accettare la novità all’allenatore Art Howe e ai consiglieri è un bel problema ma Billy si impunta.
E le cose peggiorano quando i risultati non sono quelli sperati e tutto sembra crollare.
Ma il buon Billy e Peter insistono e stringono i ranghi costringendo a mosse inevitabili Howe.
E la ruota gira, fino a portare Oakland a realizzare il più lungo filotto di vittorie della storia della League.

Moneyball è il baseball

Stiamo parlando di una storia vera, il campionato è quello del 2002 che si concluse comunque con gli Oakland eliminati durante i play-off, ma Beane introdusse un modo di guidare una squadra completamente innovativo, sebbene molto meno poetico.

La storia è raccontata con passione, con divertimento, con ottima tecnica cinematografica.
Miller non ci fa mancare niente e sono diverse le sequenze riuscite alla perfezione.
Dalla prima riunione con i consiglieri con Brand presente, alla passeggiata di Beane negli spogliatoi  in un brillante pianosequenza, alle telefonate di emrcato con gli scambi frenetici (roba da L’allenatore nel pallone), al racconto quasi poetico della partita del record.

Il tutto condito da un cast superlativo.
Davvero convincente Brad Pitt, ottimo Jonah Hill, granitico Philip Seymour Hoffman.

Moneyball – l’arte di vincere (questo il titolo come sempre eccessivo italiano) è in arrivo… non perdetelo per nessuna ragione!

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