Monotonie

Durante le vacanze è abitudine di molte persone fare visita al "paese dei nonni", alla "cittadina degli zii", insomma a "lu paese": caratteristica anzi praticamente costante dei miei amici fuori sede, per i quali ogni vacanza è buona per "scendere" o "salire" o, insomma, spostarsi dalla capitale, e rivedere vecchi amici.
Se mi leggete da almeno un anno, avrete capito che io non ho un "paese" di tal sorta, o meglio ce l'ho, ma non è un paese, e non è di tal sorta. 
Prima di tutto perché Arezzo, il mio "paese", è un capoluogo di provincia con i suoi bei centomila abitanti, anche se in realtà chi è abituato alle strade e alle distanze di Roma potrebbe ben venirne ingannato. In secondo luogo non ho una "comitiva" o un gruppo con cui uscire ad Arezzo. Non ho mai avuto tanti amici di quelle parti,e i pochi che avevo li ho persi di vista crescendo, alcuni si sono trasferiti, altri semplicemente scomparsi. Abbiamo casa lì da un paio di generazioni, in passato parecchio ridotta male, adesso non tanto grazie a ristrutturazioni varie, ma ancora ce ne vuole affinché possa portarmi dietro una combriccola scalmanata di amici e devastare la casa e ciò che le sta attorno.
Per cui sin da piccolo, tutto ciò che ho sempre ricollegato a "Arezzo" è noia, noia, noia. Cosa che si è però rivelata utile successivamente, in periodo di preparazione maturità e esami universitari.  Adesso bisogna andare su per continuare a seguire i lavori e, non avendo ancora terminato i miei Hausarbeiten per gli esami tedeschi e non vedendo alcuni parenti da molto tempo, fino a ferragosto unirò l'utile al non-dilettevole recandomi in Toscana. Vorrà dire che smaltirò in parte la sbronza post Erasmus là. L'unica cosa buona è che i vicini sono internet- e piscinodotati.
Quindi non vi preoccupate se non vedrete post per un po'. O chi lo sa, magari trovo un wifi e vi inondo di post da mattina a sera non sapendo che cribbio fare. Staremo a vedere...;)
LuciusDay;)