Il Palazzo della Regione Liguria a Genova (public domani).
Rosario Monteleone, Udc, presidente del Consiglio regionale della Liguria, si è dimesso dalla sua carica. Monteleone è accusato di peculato, avendo presentato richiesta di rimborsi senza giustificativo. Oggi si è presentato a sorpresa nell’aula del Consiglio regionale per annunciare le dimissioni: “me ne vado consapevole, con l’amarezza di sapere che qualcuno mi ha voluto vigliaccamente colpire alle spalle, immaginando di fare una furbata. Non posso che essere amareggiato e deluso, ma sapendo che il tempo è signore”. Nella più ampia inchiesta della procura di Genova sulle cosiddette “spese pazze” dei gruppi regionali, Monteleone è accusato di aver prelevato 189mila euro dal conto del gruppo consiliare dell’Udc, tra il 2010 e il 2011, giustificandone solo la metà. Non è la prima volta che si fa il nome di Rosario Monteleone in un’inchiesta; oltre a quella sulle spese ingiustificate, infatti, il suo nome appare anche in altri due fascicoli, anche se non da indagato o con responsabilità penali accertate. Uno tra le carte dell’inchiesta Crimine del 2010, come beneficiario di voti, nelle carte dell’inchiesta Maglio 3, nelle quali si parla di presunti contatti con il boss mafioso locale Mimmo Cangemi. Nelle motivazioni che l’hanno portato a rassegnare le dimissioni da presidente del Consiglio regionale ligure, Monteleone ha anche aggiunto: “mi dimetto per la tranquillità di tutti, a cominciare da quella della mia famiglia. Sono da giorni sotto la gogna mediatica, immeritatamente, per due fatture che ho regolarmente rimborsato con gli interessi legali. I conti fino a prova contraria quadrano fino all’ultimo euro. Sono certo che si tratti di un grosso malinteso, in 30 anni di onesta carriera politica ho anche venduto come amministratore pubblico beni pubblici per migliaia di milioni, e mai sono stato sfiorato da dubbi”. Intanto si stanno avviando le pratiche per l’elezione dell’inevitabile successore di Monteleone alla presidenza del consiglio regionale. Il nuovo presidente potrebbe essere eletto già nelle prossima settimana, dato che il la votazione è prevista all’ordine del giorno del 5 novembre.