Magazine Attualità

Monti arriva ma Berlusconi lavora dietro alle quinte

Creato il 28 novembre 2011 da Alessandrobaldini
Mario Monti rappresenta quello che possiamo definire un governo di emergenza nazionale, anche se a tutti gli effetti, nella storia italiana, molte volte il clima politico instabile, ha fatto sì che ci fossero governi di tipo tecnico.
Da più di dieci anni a questa parte, a prescindere  dal fatto che la classe politica rispecchi oppure no gli interessi stessi di noi italiani, è caratterizzata da una sostanziale instabilità a livello di tenuta politica.
Ma molto tempo, ci siamo dimenticati cosa voglia dire avere un governo che rimanga in carica per i 5 anni della sua legislatura, senza che i sussulti politici all'interno della sua maggioranza, creassero le condizioni per una caduta cronica.
Da molti anni a questa parte, sperimentiamo una caduta cronica di tutti i governi che vengono eletti, come se di fatto l'instabilità economica, i sussulti che i mercati ogni due per tre danno al paese, siano lo specchio di una instabilità cronica.
Mario Monti e il suo governo, devono affrontare in poco tempo emergenze di carattere nazionale non indifferenti, ma se da una parte è chiaro a tutti che gli impegni presi in sede europea, richiedono di fare cassa subito, dall'altro c'è da interrogarsi sui suoi effetti.
In un paese come l'Italia, nel quale il tasso di crescita è sostanzialmente fermo, un paese che presenta un quadro occupazionale fermo, aumentare ancora la pressione fiscale, sembra essere diventata ormai una regola.
Creare un circolo nel quale da una parte si preleva, per poi magari restituire dall'altra, forse è di fono l'idea di Mario Monti, ma di fatto il patto di stabilità europea, gli impegni assunti in quelle sedi, ci obbligano a scelte precise.
Tuttavia il problema non è solo quelle di avere un pareggio di bilancio nel 2013, il problema è come il paese si troverà da qui a due anni, strangolato da una pressione fiscale che sembra non conoscere fine.
Il motto è sempre stato quello di non aumentare la pressione fiscale, di cercare di creare le condizioni per una boccata di ossigeno alla nostra economia, ma i fatti si sono poi tradotti in provvedimenti tampone.
Sicuramente il compito di Mario Monti è estremamente arduo e difficile e il motto " nessuno fa i miracoli" è quanto più mai vero, ma il paese ha anche necessità di vedere seri provvedimenti per lo sviluppo.
Intanto, contestualmente a questa situazione, Silvio Berlusconi, più che mai attivo, lavora su fronte della sua colazione, per preparare un partito che alle prossime elezioni, recuperi quella base popolare, persa nel corso del tempo.
Chi lo credeva sconfitto, ha sbagliato di grosso, in realtà è più attivo che mai e prepara il terreno al suo successore, consapevole del fatto che il tempo deve essere impiegato per recuperare quella base di consenso erosa negli anni.
Ma non sarà una impresa facile, perchè il suo alleato più storico la Lega sembra smarcarsi dalla antica alleanza creata a suo tempo, il paese e la sua situazione, Mario Monti e i provvedimenti urgenti e Silvio Berlusconi.
La domanda vera è quando il paese e la gente, si sveglierà dal letargo politico di questi anni, abituata  a eleggere e poi a disinteressarsi della situazione politica, tutto sembra nuovo, ma in realtà sembra un copione già scritto da molto tempo.
Tutti si interrogano e aspettano, chissà se il tempo è effettivamente dalla nostra parte, buona serata a Nicky Brancatelli e Alessandro Baldini.   

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :