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Monti Bis: i finti tonti

Creato il 28 settembre 2012 da Tnepd

Monti Bis: i finti tonti

L’uomo delle banche si dice disponibile per un secondo mandato. Nuova investitura anche per Napolitano?

Monti bis. Svegliati Italia, per non morire di tasse

di Michele Mendolicchio
Rinascita

monti
Quando la “Patria” chiama l’uomo delle banche risponde signorsì. “Spero di no, ma se le forze politiche lo chiedono sono disponibile a un secondo mandato”, questa la preoccupante dichiarazione di Monti. Francamente dovremmo tutti cominciare a porci il problema. La prima cura del governo dei Professori è stata disastrosa, non solo perché sta portando il Paese alla recessione ma soprattutto perché sta togliendo i sogni. Sognare un lavoro ben retribuito, sognare una casa, sognare una famiglia, sognare una vita di qualità. Purtroppo invece con le sue politiche ammazza cavallo ci sta portando nel baratro. E il pensiero di un mandato bis deve preoccupare tutti gli italiani, altro che questione di credibilità all’estero. Se la credibilità deve portarci alla perdita della nostra sovranità e dei nostri diritti di cittadini e di lavoratori allora meglio tornare alle politiche nazionali dove almeno questo ha ancora un suo valore. Ora nessuna meraviglia per questa disponibilità di Monti, perché al suo no a ricandidarsi non ci abbiamo mai creduto. Non per niente abbiamo sempre sostenuto che si sarebbe riproposto, come i peperoni. Oltretutto bisogna sempre tener presente le sollecitazioni di Casini che nelle larghe intese e nel Monti bis ha sempre creduto. Solo il povero Vendola e il povero Di Pietro hanno cullato questa illusione.  

Anche Bersani e D’Alema stanno prendendo per il naso i propri elettori, facendo credere di voler tornare a Palazzo Chigi. Cosa impossibile perché né la Bce né il Fmi né l’Ue credono nelle capacità della dirigenza piddina. E quindi Monti sarà ancora una volta preso come esterno e messo a dirigere l’orchestra formata da Bersani, Casini, Berlusconi e Fini.

Che poi si arrivi o no alla nuova legge elettorale a questo punto è insignificante. I mercati vogliono Monti e così sarà. A meno che gli italiani e il popolo europeo non si sveglino dal torpore, ribellandosi a questo disegno. Se dopo i sogni di Berlusconi ci tocca pure risvegliarsi con l’incubo Monti, allora è bene tornare a manifestare la propria rabbia contro queste politiche di miseria e perdita di dignità. Non può essere la finanza a decidere sul nostro presente e sul nostro futuro. Monti logicamente dice che in questa sua disponibilità non c’è stato nessun dietrofront. Difatti non si candita per nessuna delle due sponde ma si rende pronto a servire ancora una volta il Paese. A questo punto non resta che affidarsi all’astensionismo. Di fronte a queste prospettive l’unica forma di ribellione è quella delle urne vuote o semivuote. Non è possibile mandar giù una seconda ondata di pillole ammazza italiani. E di fronte a questa sciagura siamo costretti ad assistere a questa ridicola sceneggiata delle primarie. Ma cosa ce ne può importare di Bersani, di Renzi, di Vendola quando poi i giochi sono già decisi dalla Bce, dal Fmi, da Bruxelles? “Nel caso di circostanze particolari, che spero non si verificheranno, potrebbero chiedermi di tornare. Potrei considerare questa ipotesi, ma spero di no”. Purtroppo invece il Monti bis è alle porte. Sveglia italiani basta ad ascoltare questi cartomanti di centrosinistra e di centrodestra, torniamo ad essere sovrani del nostro presente e del nostro futuro.

Fonte: Rinascita 27 Settembre 2012


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