Le brutte notizie si apprendono sovente in occasioni marginali. Capita spesso anche in ambito politico. Per esempio, il famoso editto bulgaro avvenne in Bulgaria, lontani dal luogo in cui avrebbe avuto un effetto piuttosto intenso. Ora, anche a Monti succede di dire alcune cose importanti non in una conferenza stampa a Palazzo Chigi oppure pressato dai giornalisti ma in una videoconferenza per l'inaugurazione di un Centro biomedico a Palermo, opera della fondazione Ri.Med [vedi il Fatto].
L'evento dovrebbe essere uno di quelli meno adatti, improntato com'è all'ottimismo del fare, al piacere di inaugurare una nuova struttura, e dunque intervenire dichiarando a brutto muso
"La sostenibilita' del nostro Sistema sanitario nazionale, di cui andiamo fieri, potrebbe non essere garantita se non si individuano nuove modalita' di finanziamento".
potrebbe essere letta in maniera fortemente negativa, come effettivamente fa Costantino Troise, segretario nazionale dell'
Anaoo Assomed
"Le parole del premier Monti sono di fatto una dichiarazione di 'default' del sistema sanitario universalistico come quello italiano. E per la prima volta viene esplicitato il problema della sostenibilità del nostro Ssn.
Bene, mi viene da pensare che
la luce in fondo al tunnel, se stanno così le cose e per quanto è dato vedere dall'attuale situazione,
non è il punto di arrivo ma quello dal quale siamo partiti e dal quale ci allontaniamo, e che davanti a noi si stende il buio assoluto, probabile metafora del progressivo (e irreversibile?)
declino dell'Italia.
(Non fosse altro che per instillare un po' di ottimismo, non molto, sarebbe preferibile un altro premier al prossimo turno, ma non uno troppo ottimista).