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Monti rifiuta di salvare l'Italia con la tassa patrimoniale e facendo pagare le tasse alla Chiesa Cattolica

Creato il 09 dicembre 2011 da Corradopenna
Monti rifiuta di salvare l'Italia con la tassa patrimoniale e facendo pagare le tasse alla Chiesa CattolicaNotizia del novembre 2001, la chiesa greca si dice pronta a donare parte dei suoi beni per risanare i conti dello stato in difficòltà. Ho qualche sospetto che questa potrebbe essere una manovra propagandistica concordata tra clero e stato (il primo guadagna in rispettabilità, il secondo in consensi alla propria politica di austerità e di tagli, che vengono giustificati implicitamente dalla chiesa con questa sua presa di posizione).
In ogni caso sappiamo bene che in Italia c'è un vastissimo patrimonio immobiliare non soggetto a tassazione, quello della chiesa cattolica, che a differenza di quella greca non farà nemmeno quel minimo sforzo per apparire almeno un po' più responsabile nei confronti della nazione in difficoltà. Ciò non ostante la chiesa cattolica approva i sacrifici cui saranno chiamati gli italiani dal governo.
Monti rifiuta di salvare l'Italia con la tassa patrimoniale e facendo pagare le tasse alla Chiesa Cattolica
Se la chiesa cattolica pagasse quanto i comuni mortali la situazione dei conti dello stato sarebbe sicuramente migliore, così come sarebbe migliore la situazione dei conti statali (e quella dei poveri cittadini che saranno tartassati dalle prossime manovre) se si adottasse una tassa sui grandi patrimoni. Ma Monti con parole furbesche giudica vana tale imposta facendo un bel regalo non solo al famigerato Berlusconi, ma ai tanti super ricchi, ovvero a quell'uno per cento che detiene il 13 per cento del patrimonio della nazione.
Ecco quindi svelato come Monti non sia certo l'antagonista di Berlusconi, e come tutta la fanfara mediatica intorno a questo governo tecnico sia una pura finzione.
Guardate questo breve video dal canale dell'Italia dei Valori (partito in cui non mi riconosco per niente, lo tengo a precisare a scanso di equivoci, ma qui parliamo del messaggio, non del messaggero), o se preferite leggete la sua descrizione integrale.

Preciso che considero Antonio Di Pietro uno dei tanti attori dello scenario politico italiano, che fingendo di preoccuparsi per alcune situazioni scandalose evita di denunciarne altre. E se in una intervista (su una TV locale in risposta ad una domanda proveniente dal pubblico a casa) afferma l'esistenza del problema delle scie chimiche e del signoraggio non per questo informa la gente e combatte in prima persona contro questi due gravissimi problemi.
Nel video qui sopra infatti non si accenna minimamente al signoraggio bancario come una delle cause principali della creazione del debito pubblico, non si fa minimamente cenno al fatto che la crisi sia stata provocata artificialmente anche per degli scopi politici (finalizzati in ultimo alla costruzione del Nuovo Ordine Mondiale), non si dice che sospendendo l'operazione scie chimiche (finanziata evidentemente con fondi neri) si risparmierebbero milioni di euro al giorno.
L'interrogazione parlamentare sulle scie chimiche scritta da Antonio Di Pietro è sicuramente la meno efficace, la più confusa ed inutili interrogazione parlamentare mai scritta sulla questione, e per altro tale interrogazione resta un fatto isolato nella carriera di questo uomo politico, che non ha mai fatto cenno nè alle scie chimiche nè al signoraggio durante le campagne elettorali, i comizi, le trasmissioni sulle reti nazionali.
Peggio ancora, Antonio Di Pietro dopo i disordini dell'ultima manifestazione del 15 ottobre a roma ha pubblicamente chiesto una ri-edizione della legge reale, ovvero di una legge che tra l'altro depenalizzava le violenze commesse dalle forze dell'ordine, col risultato di decine e decine di persone morte a causa degli eccessi repressivi.
PS: per quanto riguarda la Grecia concordo in toto con quanto scrive Fernando Rossi (del movimento Per il Bene Comune) in un suo commento:
Il Ministro che ha ottenuto la donazione è uno che ha accettato il giochetto dei Rothschild (Banca di stato privata, prestito e signoraggio) e in più ha scialacquato denaro pubblico per mantenere la clientela politica; capisco il segnale che si vuole dare chiamando in causa i "non sacrifici" delle gerarchie vaticane, ma il governo greco attuale (come quello del complice italiano, Mario Monti) non meritano il sacrificio di nessuno. Sarebbero giusti e dovuti se andassero a beneficio del popolo, ma sacrifici per dare soldi agli schiavisti della grande finanza è una emerita cazzata ! Sarebbero dovuti e giusti se f ossero per una Patria libera e sovrana .... ma non mi sembra il caso italiano nè greco...

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