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Monuments Men: George Clooney e la sua caccia al tesoro in 5 curiosità

Creato il 10 febbraio 2014 da Oggialcinemanet @oggialcinema

10 febbraio 2014 • Le 5 Curiosità, Vetrina Cinema

Vale la pena rischiare la vita di molti per salvare un solo soldato? Se lo chiedeva Spielberg in Salvate il Soldato Ryan. In Monuments Men, il nuovo film da attore, regista e produttore di George Clooney ci si chiede se valga la pena rischiare la vita per salvare opere d’arte. Monuments Men è la storia di un plotone incaricato di recarsi in Germania durante la Seconda Guerra Mondiale per recuperare i capolavori rubati da Hitler e restituirli ai proprietari: direttori di musei, critici d’arte, restauratori, topi di biblioteca, più a loro agio con un quadro che con un fucile. Monuments Men ha un cast stellare: accanto a Clooney ci sono Matt Damon, John Goodman, Bill Murray, Jean Dujardin e Cate Blanchett.

1. Il film è tratto da una storia vera, o meglio, da un libro che racconta una storia vera. Si tratta di Monuments Men. Eroi alleati, ladri nazisti e la più grande caccia al tesoro della storia, di Robert M. Edsel, che il produttore Grant Heslov, da sempre sodale di Clooney e coproduttore dei suoi film da regista (ha anche diretto L’uomo che fissava le capre) ha trovato in un aeroporto durante la lavorazione de Le idi di marzo e ha divorato durante il volo successivo. È stato lui a farlo leggere a Clooney che si è appassionato alla storia.

2. Il protagonista di quello che è un film corale è Matt Damon, che nel film interpreta James Granger, personaggio ispirato a James Rorimer, direttore del Metropolitan Museum di New York. Damon è un grande amico di Clooney, ha girato molti film con lui e sembra perfetto per la parte. Per lui che era stato il Soldato Ryan da salvare, essere tra i salvatori delle opere d’arte è un cerchio che si chiude. Eppure è l’unico tra gli attori principali per cui la parte non è stata scritta apposta: il suo personaggio era stato pensato in origine per Daniel Craig, che ha dovuto rinunciare perché impegnato su altri set.ù

The Monuments Men

The Monuments Men

3. Monuments Men è stato girato tra l’Inghilterra (a Camber e Rye) e la Germania, tra gli studi Babelsberg di Potsdam e le città di Berlino, Merseburg, Goslar, Halberstadt e Osterwieck. È il film a più alto budget della carriera da regista di Clooney, forte dei suoi 65 milioni di dollari. È anche il suo primo film con molti effetti speciali: per questo l’uscita del film, che in America era prevista per il 18 dicembre, è stata posticipata al 7 febbraio (da noi uscirà il 13 febbraio, dopo il Festival di Berlino) per finire la fase di post-produzione e completare gli effetti. In questo modo però Clooney ha dovuto rinunciare alla corsa agli Oscar.

4. It’s A Man’s Man’s Man’s World, si potrebbe dire della storia di Clooney, citando James Brown. Eppure tra tanti uomini c’è una donna. E che donna… È Cate Blanchett. Anche il suo personaggio è vero, ed è ispirato a Rose Volland, coraggiosa curatrice del museo Jeu de Paume di Parigi.

5. Ai Monuments Men è dedicata una mostra che sarà aperta fino al 13 marzo al Museo Metropolitan di New York. Si chiama Sulle tracce dei Monuments Men: tracce dagli archivi del Museo Metropolitan. Ci sono lettere, fotografie d’epoca, documenti, riproduzioni delle opere salvate. Tra queste c’è una copia dell’ordine del 1944 con cui Dwight D. Eisenhower autorizzò i Monuments Men. Parallelo alla mostra è l’itinerario I Monuments Men al Met : Tesori Salvati Durante la Seconda Guerra Mondiale, che permette ai visitatori, sia on line che di persona, di vedere 11 opere salvate dal glorioso plotone e restituite ai legittimi proprietari, che ora fanno parte della collezione del Metropolitan.

Di Maurizio Ermisino per Oggialcinema.net

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