Non bastava il record del debito pubblico annunciato ieri, a dimostrare l’inutile serie di sacrifici imposta al ceto medio basso: non solo lo Stato spende quanto non mai il denaro pubblico, con dubbi risultati; ci si mette anche l’agenzia Moody’s, che compie il lavoro compiuto nello stesso modo da parecchi anni e che taglia il rating di banche e società italiane, come afferma l’agenzia Reuters. Le agenzie di rating vengono criticate come fossero bande di criminali solo da quando dicono come stanno le cose; negli anni precedenti, quando i voti sull’Italia era soddisfacenti nessuno si lamentava. Qualcosa non convince nelle reazioni dei ben pagati politici e tecnici che NON stanno risanando il Paese. Declassata l’Italia, vengono conseguentemente declassate alcune banche e alcune società.
Inutile agitare il pugno destro: non si può governare col Pdl che rovina tutto
Ci hanno garantito che lo spread faceva male al Paese e che alcune misure feroci erano necessarie: è stato gridato nei microfoni dei tg, è stato detto e detto dal coro dei giornali allineati, ma la verità è evidente. Mai è stato così alto il debito pubblico, e mai così cara la vita per il ceto medio basso, quello dei contribuenti che tengono in piedi lo Stato.
Oltretutto ci si mette l’attività dannosissima del Pdl, contemporaneamente al governo per fare gli interessi di Berlusconi, e all’opposizione quando bisogna fare gli interessi di Berlusconi. Questa è un gioco al massacro contro gli italiani.
0.000000 0.000000Moody’s ha tagliato il rating di una serie di banche e società italiane per allineare il merito di credito a quello del Paese dopo il downgrade a Baa2 della scorsa settimana.
Il rating di Intesa SanPaolo e Unicredit è stato abbassato a Baa2 da A3 con outlook negativo.
L’intervento di Moody’s include il calo di un gradino per sette instituzioni finanziarie e di due per altre sei.
Anche Cassa Depositi e Prestiti e Ismea sono state abbassate per il loro elevato grado di esposizione sul mercato interno.
Moody’s ha tagliato anche il rating di alcune importanti utility.
Terna, è stata ridotta a Baa1, e anche Atlantia , Snam e Acea hanno visto ridursi i loro rating.
Poste Italiane è stato tagliato a Baa2, mentre Eni ad A3 da A2.
Tra gli altri adeguamenti al ribasso, Moody’s ha tagliato 23 enti locali inclusa la Lombardia, Lazio come anche le città di Milano e Napoli.