Le parole di Massimo Moratti sul momento Inter e sugli scudetti della Juventus…
Intervenuto al Processo del Lunedi, Massimo Moratti, ha parlato del momento attuale dell’Inter, cominciando dalla grande festa di ieri sera fatta a Javier Zanetti, per poi addentrandosi nelle vicende come quelle del Milan, Mourinho e gli scudetti della Juventus:
“Sono il primo tifoso di Zanetti perchè è il primo giocatore che ho comprato e che poi è rimasto con me per tutto il periodo. C’è un grosso legame, un’esperienza insieme. Sentimenti anche nei confronti di terzi, avendo fatto la stessa esperienza si vede. Ci si capisce al volo, siamo rimasti affezionati”.
Che uomo è stato Zanetti? “La particolaritá di Zanetti è che un professionista serio. È proprio come quello che si desidera da un professionista. È bravo, gioca sempre bene, ci mette sempre l’anima ed è decisivo nella partite. Lui tutto questo lo ha fatto, questa è la larte migliore che ha e tutti l’abbiamo apprezzato. Poi come uomo conseguentemente la persona è serissima, molto per bene, molto legato e riconoscente a tutto l’ambiente. È una bellissima persona e un grandissimo campione”.
Abbiamo visto Zanetti, Cambiasso, Chivu, Stankovic, Eto’o. Giocatori con cui avete vinto il Triplete. Che emozione è stata per lei? “Un discorso di qualitá perchè certamente hanno dimostrato ancora adesso di avere ancora qualitá. Anche Figo nel primo tempo sembrava un giocatore che mettendolo una ventina di minuti nel centrocampo dell’Inter non farebbe male. Questa è la prima cosa che impressiona, poi conoscendone i sentimenti, conoscendo quello che han dato per noi, si stanno sempre comportando nei confronti dell’Inter e nei miei confronti molto bene. C’è sempre emozione, affetto, amicizia. Il ricordo lega moltissimo”.
La tribuna si è rivolta verso di lei e ha esclamato “c’è solo un presidente” riferendosi a lei… “Io ringrazio l’affetto dei tifosi che dicevano questo. Certamente bisogna sostenere l’attuale presidente perchè mi sembra che stia accumulando passione e poi si esprimerá certamente bene facendo la sua parte come noi tutti desideriamo”.
Come giudica le mosse di Berlusconi che sta vendendo il Milan? È questa la strada obbligata per i grandi club? “Non è obbligata ma diciamo che è una strada che fanno tante industrie. Il movimento di denaro e di ricchezza in questo momento viene dai paesi dell’est e quindi è abbastanza normale che siano loro interessati ai beni che abbiamo noi. È anche un fatto di orgoglio da parte di noi italiani che degli stranieri abbiano l’idea di poter usare cose che sono state create da noi. Io non trovo negativo, lo trovo positivo magari un bel giorno saremo noi ad andare a comprare le cose dall’estero. Credo che Berlusconi faccia quello che è necessario fare, guardarsi in giro e cercare di capite se è bene far così per il bene del Milan. Non entro nelle sue decisioni”.
È più avanti l’Inter rispetto al Milan nella scalata per riconquistare i posti che competono alla Milano calcistica? “Siamo un po’ lontani ci entrambi. Credo che l’Inter sia giá partita nel cercare di riprendersi con dei giocatori nuovi, con un allenatore di grande esperienza. Giá siamo su una strada che speriamo sia in discesa invece che in salita. Il Milan è in un momento di trauma e quindi bisogna vedere come ne esce”.
Nella sua Inter ideale uno come Icardi resta un giocatore su cui costruire l’Inter vincetme dei prossimi anni? “Io delle vicende attuali non so nulla. So che Icardi lo avevamo comrpato noi perchè mi sembrava avesse delle qualitá che poi sta dimostrando. Icardi credo sia abbastanza necessario come punto di riferimento però le strategia della societâ molte volte vanno più in lá e quindi non posso permettermi di dire se rimane o no. Spero di si”.
Lei come vive questa cosa del numero di scudetti della Juve? “È inutile affrontare questo. Mi sembra che il presidente del Torino lo abbia affrontato giá. Anche io ho fatto i complimenti ad Andrea Agnelli perchè è un risultato notevole con quattro titoli di seguito e con una notevole superioritá. Non pretendano gli auguri però i complimenti si”.
Anche Mou ha vinto lo scudetto. Vuole fare i complimenti? “Molto volentieri. L’ho sentito, mi sembra che lui sia un vincente che non si addormenta sulla vittoria. Sta giá certamente pensando all’anno prossimo e quindi è sempre un motore acceso. Questo fa benissimo al calcio e lui fa benissimo alle società dove va”.
Lui continua a dire la vittoria all’Inter è la cosa più grande… “È naturale. L’Inter e una societá meravigliosa, vincere con l’Inter è una soddisfazione superiore”.