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Morelli e Viérin: quali le differenze?

Creato il 11 gennaio 2013 da Patuasia

I candidati Ghichardaz e Morelli? Vediamo. Il primo mi sembra un’ottima scelta, uno che si batte contro il regime non da ieri, e facendo il sindacalista seriamente. Bene. Mi permetto solo di ricordargli che il problema del Pd è ri-acquistare piena sovranità politica, liberandosi delle uova di cuculo che Dino Vierin gli infila nel nido ( non da tanto: solo da circa 30 anni…). Da questo punto di vista, Raimondo Donzel si è dimostrato ottimo segretario, che garantisce autonomia non solo da Mosca, come vaneggiano i rottami berluskonisti, ma sopratutto da Jovençan. Non a caso i maggiordomi della famiglia Viérin, truccati da”riformisti”, gli fanno la guerra per mandarlo via. Troppo indipendente, troppo “partito nazionale”. Detto questo, mi piacerebbe conoscere le differenze politiche tra la Patrizia Morelli e Dino Viérin, se esistono e se sono apprezzabili. Poi come madame Morelli  ha celebrato il 150° dell’ Unità d’Italia non mi è piaciuto: non mi riferisco al francese usato, ma al tono: già Nicceau considerava l’Unità d’Italia come una iattura ”imperialista”. Non voterò mai più qualcuno che cianci di “Europa dei popoli”, di “autodeterminazione “e di “Popoli senza Stato”. Piuttosto, meglio Fini. Se non altro, questa scelta ha evitato la disgrazia di un candidato UVP (oppure la coppia Nicceau-Morelli, un incubo catalano!). E’ già molto, vuol dire che il Pd non è diretto dai soliti ascari del localismo. Vedo troppa indulgenza verso questi resistenti del 30 Aprile. Dei parvenus che, appena nati, sono già pronti al trono? Stiano in panchina un giro, jeunesse dorée troppo abituata a comandare.


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