Bene, è successo di nuovo. Che cosa? Oh, bazzecole, il solito suicidio di massa di animali. Questa volta sono state centinaia di migliaia di sardine in un porto turistico di Los Angeles a decidere di volerla fare finita, che no, proprio di vivere non ne avevano più voglia. Su e giù per i mari, con l'ansia dei predatori che vogliono papparti ad ogni reef che incontri. Insomma, troppo stress. Si sentivano soffocare dalle aspettative su di loro e sono asfissiate per davvero. Morte stecchite in mezzo agli yacth. Hanno fatto proprio come gli uccelli e i granchi all'inizio dell'anno. Un temporale sostengono gli esperti. Esperti di che? Dell'ignoranza e della negazione ad oltranza, questo sì. La burrasca nel cielo avrebbe spinto le sardine verso il porto, che però per loro era troppo povero di ossigeno, e con le onde per la burrasca sono rimaste intrappolate, senza via di ritorno verso il mare aperto, ad agonizzare. Scusate ma a me sembra una scemata colossale. Come se i pesci non fossero in grado di affrontare una tempesta. Di solito cosa fanno? Nuotano più a fondo e fine. Queste invece, per i numi della conoscenza, erano evidentemente sardine down, prodotti ittici di bassa qualità, che neanche in scatola le avrebbero messe, poverette. Sarà stata l'umiliazione? Nel frattempo le autorità portuarie cercano di liberare il porto dalle bestiole putrescenti, mentre in mare aperto migliaia di predatori hanno perso il banco di sardine che avrebbe potuto sfamarli e sostenerli. Saranno i prossimi a suicidarsi, parola di scienziato. Io invece vorrei tanto sapere cosa sta davvero succedendo, perchè centinaia di migliaia di animali muoiono tutti insieme, senza nessuna causa apparente e senza che nessuno riesca, dopo approfonditi esami, a dare delle spiegazioni logiche. Che le risposte ci siano ma non vogliano dircele? Può darsi. Che sia il famigerato progetto Haarp? Non lo so. So solo che qui le cose non quadrano, e che di solito, in questi casi, c'è lo zampino della peggiore delle bestie: l'uomo.
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Bene, è successo di nuovo. Che cosa? Oh, bazzecole, il solito suicidio di massa di animali. Questa volta sono state centinaia di migliaia di sardine in un porto turistico di Los Angeles a decidere di volerla fare finita, che no, proprio di vivere non ne avevano più voglia. Su e giù per i mari, con l'ansia dei predatori che vogliono papparti ad ogni reef che incontri. Insomma, troppo stress. Si sentivano soffocare dalle aspettative su di loro e sono asfissiate per davvero. Morte stecchite in mezzo agli yacth. Hanno fatto proprio come gli uccelli e i granchi all'inizio dell'anno. Un temporale sostengono gli esperti. Esperti di che? Dell'ignoranza e della negazione ad oltranza, questo sì. La burrasca nel cielo avrebbe spinto le sardine verso il porto, che però per loro era troppo povero di ossigeno, e con le onde per la burrasca sono rimaste intrappolate, senza via di ritorno verso il mare aperto, ad agonizzare. Scusate ma a me sembra una scemata colossale. Come se i pesci non fossero in grado di affrontare una tempesta. Di solito cosa fanno? Nuotano più a fondo e fine. Queste invece, per i numi della conoscenza, erano evidentemente sardine down, prodotti ittici di bassa qualità, che neanche in scatola le avrebbero messe, poverette. Sarà stata l'umiliazione? Nel frattempo le autorità portuarie cercano di liberare il porto dalle bestiole putrescenti, mentre in mare aperto migliaia di predatori hanno perso il banco di sardine che avrebbe potuto sfamarli e sostenerli. Saranno i prossimi a suicidarsi, parola di scienziato. Io invece vorrei tanto sapere cosa sta davvero succedendo, perchè centinaia di migliaia di animali muoiono tutti insieme, senza nessuna causa apparente e senza che nessuno riesca, dopo approfonditi esami, a dare delle spiegazioni logiche. Che le risposte ci siano ma non vogliano dircele? Può darsi. Che sia il famigerato progetto Haarp? Non lo so. So solo che qui le cose non quadrano, e che di solito, in questi casi, c'è lo zampino della peggiore delle bestie: l'uomo.
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