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MORTE A 33 GIRI (1986) di Charles Martin Smith

Creato il 21 febbraio 2011 da Close2me

Morte_a_33_giriManifesto assoluto di tutti i metallari anni ‘80, che ben ricordano l’eccellente colonna sonora dei Fastway e la locandina raffigurante una mano scheletrica che sfiorava un vinile. Un piccolo cult diretto da Martin Smith al suo esordio registico, un californiano dalle innumerevoli esperienze in ambito attoriale e produttivo.
“Nel corso di un incendio muore Sammi Curr, un divo del rock americano. Poiché l’adolescente Eddie Weinbauer nutre un vero culto per il defunto cantante, idolo della gioventù, un amico colpito dal dolore del ragazzo, gli regala la matrice dell’ultimo disco inciso, che andrà in onda, a cura della emittente da lui diretta, nella notte di Halloween. Felice, Eddie si porta il regalo a casa, poi scopre che, facendo girare lentamente il disco in senso contrario, Sammi ha lasciato proprio a lui un messaggio. Comincia così per il ragazzo una serie di avventure in parte grottesche, ma in sostanza allucinanti”
Seppur prevedibile nella progressione narrativa e mai visivamente trasgressivo (le sequenze gore sono piuttosto blande) Morte a 33 giri vanta, un po’ come I Goonies, un fascino dal sapore nostalgico ma non datato, testimonianza diretta di un fermento musicale che ha segnato l’immaginario adolescenziale mondiale. Come la Disney adora ciclicamente sciorinare stucchevoli morali familiari, così il film di Martin Smith delizia il pubblico con situazioni e tematiche indissolubilmente associabili al movimento heavy metal: il maledettismo estremo del frontman, la simbologia orrorifica delle band ed il noto gap ideologico di genitori ed istituzioni verso la “diversità” dei giovani sostenitori della “musica del diavolo”. Tutto questo, fortunatamente, immergendosi nel fenomeno senza giudizi di sorta, evocandone soprattutto il lato scenografico e l’oscura poetica.
Immancabile i rimandi visivi a dischi e band storiche: vinili, poster, t-shirt, citazioni (persino il nome del protagonista è un omaggio alla storica mascotte degli Iron Maiden!) e formidabili camei di nomi storici quali Gene Simmons (il dj Nuke) ed Ozzy Osbourne (il predicatore).
Geniale, per una volta, il titolo che la distribuzione Italiana ha appioppato alla pellicola.


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