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Morte di Roberto Calvi: No a riapertura del processo

Creato il 20 novembre 2011 da Nottecriminale9 @NotteCriminale

IL BANCHIERE DI DIO
LA FUGA
L’INCHIESTA INGLESE
L’INCHIESTA ROMANA
Avvalendosi delle organizzazioni di tipo mafioso denominate Cosa Nostra e Camorra cagionavano la morte di Roberto Calvi al fine di: punirlo per essersi impadronito di notevoli quantitativi di denaro appartenenti alle predette organizzazioni; conseguire l’impunità, ottenere e conservare il profitto dei crimini commessi all’impiego e alla sostituzione di denaro di provenienza delittuosa; impedire a Calvi di esercitare il potere ricattatorio nei confronti dei referenti politico-istituzionali della massoneria, della Loggia P2 e dello Ior, con i quali avevano gestito investimenti e finanziamenti
Cosa Nostra impiegava il Banco Ambrosiano e lo Ior come tramite per massicce operazioni di riciclaggio”: questo, se da un lato “conferma la possibilità di individuare un valido movente dell’omicidio”, dall’altro “allarga la platea delle persone alle quali è possibile riferire tale movente”. In tanti, secondo i giudici, volevano la morte di Calvi: “Dalla mafia alla camorra, alla P2, allo Ior e ai politici italiani (beneficiari delle tangenti o interessati a cambiare l’assetto del Banco Ambrosiano o a mutare gli equilibri di potere all’interno del Vaticano
essendosi acclarato che Calvi aveva, tra l’altro, finanziato l’invio di armi in Argentina durante il conflitto per le Falkland

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