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Morti eccellenti: chi ha tempo non aspetti tempo, per infangargli il nome

Creato il 13 agosto 2014 da Mysterics
Morti eccellenti: chi ha tempo non aspetti tempo, per infangargli il nome
Quando c’è di mezzo una morteeccellente prima o poi aspettatevi a del torbido che esca fuori dal loro passato ben nascosto fino a quell’istante. Pur di fare due spicci i giornali ravanano nel passato delle star con dovizia di particolari e i cari vicini allo scomparso (per lo più spesso anonimi nel rilasciare dichiarazioni svilenti nei suoi confronti) non lesinano aneddoti agghiaccianti contro il malcapitato di turno, arrogandosi delle dichiarazioni esclusive che tanto nessuno mai potrà smentire. A cominciare dal diretto interessato che è passato a miglior vita. Si fa presto a spalare me*da in questo modo. Perchè si sa: chi ha tempo non aspetti tempo, per infangargli il nome!In queste ultime ore, agli onori delle cronache sono balzati tre personaggi che nel bene e nel male hanno sempre fatto molto scalpore da vivi e soprattutto da morti. Tre celebrità che hanno cambiato la vita di molti e sono entrati nella leggenda del mondo dello showbiz. Chi nella musica, chi nel cinema. Il re del grunge, Kurt Cobain, il re del pop, Michael Jackson ed uno dei migliori attori comici su piazza, morto proprio questa notte, Robin Williams.Il primo, Kurt Cobain, è tirato periodicamente in causa da quella mezza schizzata di sua moglie Courtney Love che non ha altro di meglio da fare che sperperare i soldi del maritino defunto. Quando ha bisogno di moneta sonante fa ritornare a galla la morte del fu Kurt e se ne esce con qualche frase delle sue. Per festeggiare i vent’anni dalla morte del "portavoce della generazione X" ha ben voluto tenerci informati di quanti soldi ha gettato al cesso provenienti proprio dall’eredità e le royalties dei Nirvana in questi anni. Ben ventinove milioni di dollari!!!
Tutti in droga, crack e cause legali (tanto a suo dire non erano i suoi e bisognava rimetterli in circolo). Che per aver fatto manco cinque anni di matrimonio possiamo dire che sono pure troppi. Senza aggiungere poi che con il documentario e il film in vista sulla vita del maritino potrà ancora mungere la vacca per un pò. Anche se lei ci tiene a precisare che dei soldi e della fama non gliene frega nulla. Certo cara! Probabilmente non le interesserà nemmeno di essere passata alla storia per essere la moglie svalvolata di un’icona mondiale.
Il secondo, Michael Jackson, a quest’ora starà facendo i salti mortali con triplo carpiato nella tomba, tanta me*da sta uscendo sul suo conto. In soli cinque anni credo abbia battuto tutti i record di insinuazioni, scoop e rivelazioni trash si potessero fare sul suo conto. Ultima in ordine di tempo, ieri, è stata l’intervista esclusiva e rigorosamente anonima, di cinque delle sue ex cameriere di Neverland al New York Post. Senza una ragione e un perchè apparente, a parte quello di un lauto assegno, ste qua hanno voluto infangare ulteriormente il nome di uno degli artisti che ha cambiato la storia della musica. 
A questo giro si sono messe a parlare del suo stato d’igiene intima paragonabile a quello di un barbone. Tra una dichiarazione ed un’altra scopriamo allora che il cantante amava spiaccicare me*da d’animale in ogni dove in giro per casa, pisciava sul pavimento dove Oprah Winfrey passava quando andò ad intervistarlo e che il suo letto era come un supermercato, ci si trovava di tutto. Dalle calze alle mutande sporche fino a bottiglie di vino, patatine e parti di pollo mangiucchiate. Concludendo il tutto etichettandolo come un depravato e tossicodipendente. Bel quadretto insomma.
Ultimo della lista, che ancora non ha avuto il tempo di finire nella tomba, è Robin Williams. L’attore comico non ha fatto in tempo a morire che sono già partite le prime supposizioni e illazioni sulla sua dipartita. A partire dalla sua morte, tra un suicidio per impiccagione, uno per asfissia a causa di una busta di plastica e uno per taglio di vene, le hanno dette tutte. L'unica cosa certa è che è morto. Nel giro di un giorno abbiamo anche avuto diritto ad avere un resoconto dettagliato su tutti i suoi problemi passati, dalla depressione all’alcolismo, passando per le droghe
Non sono poi mancate le supposizioni sul motivo della morte (pare a causa di uno show annullato) nè i conti in tasca fattigli. Si narra di una cifra intorno ai 130 milioni di dollari da spartire tra i tre figli e l’attuale moglie, anche se c’è chi dice che molti di questi soldi siano stati spesi nelle cause per i suoi due divorzi e che fosse in bancarotta. Alla Michael Jackson per intenderci. Mah! E siamo solo al primo giorno.    
Mi stupisce che su Whitney Houston ancora non sia uscito nulla di deplorevole. Perchè si sa, allo schifo e alla bassezza morale della gente non c’è mai fine… 


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