Un connubio perfetto che ha portato subito una ventata di freschezza, sia nello show, che nel concetto stesso di moda. Scott ha attinto dai fast food e ha portato in passerella i colori tipici del McDonald declinandoli in accessori, borsette e cover per iPhone e strizzando l'occhio allo stile dei tailleur di Madame Coco Chanel.
Un successo. Ma il suo concetto di fast fashion è andato oltre, perchè i capi visti durante lo show, il giorno dopo, erano già in vendita sul sito ufficiale. Niente di più semplice e scontato per chi vuole sopravvivere nel mondo patinato, ma con i conti in rosso, del fashion system che ha difficoltà a mantenere gli alti livelli che vogliono ogni sei mesi nuove collezioni in passerella e tanti milioni di euro da investire. Semplice marketing, semplici idee, ma che spesso sono lontanissime dalle realtà e dal modus operandi di tante (troppe) case di moda che vedono ancora la vendita e la settimana della moda come due concentti separati. Il web viene ancora solo visto come strumento di condivisione e non come piattaforma per arrivare subito con l'acquisto, senza passare dalle boutique o altro.
Moschino, invece, ha affinato la sua strategia: attira con pezzi semplici come la cover dell'iPhone a forma di sacchetto di patatine (in precedenza lo stesso per Gennarino e Violetta) e dà, a tutti, la possibilità di aggiudicarsi almeno un pezzo di quella collezione appena vista sfilare in passerella.Quello di Moschino è un esempio da seguire anche per le altre case di moda che spesso si perdono nei meandri della comunicazione e dei social dimenticando l'obiettivo finale, ovvero: vendere la propria idea di moda a tutti, partendo dai piccoli accessori che creano viralità.Ora, grande applauso a Moschino e a Jeremy Scott questo eclettico stilista che è riuscito a portare avanti negli anni le sue idee originali, mai fini a se stesse, ma sempre legate agli imput consumistici o meramente simbolici dei nostri tempi. Intuizioni da stravolgere con irriverenza, con l'idea di prendersi poco sul serio ma mostrando in realtà un grande spirito creativo e di consapevolezza, il desiderio di uscire fuori dagli schemi di cui, spesso, la moda stessa è vittima.E sono sicura che Franco Moschino avrebbe apprezzato e si sarebbe divertito nell'assistere al primo show di Moschino con Jeremy Scott alla sua guida.