Questo è lo splendido Palazzo Spinola, nel cuore di Genova, della Genova storica, delle grande dimore nobiliari. Fu costruito nel 1593 per desiderio del potente Francesco Grimaldi e della sua versione originaria ci è rimasta una meravigliosa testimonianza di Pier Paolo Rubens, che ha inserito la facciata di questo capolavoro nel suo "Palazzi di Genova", che pubblicò ad Anversa nel 1622.

Il palazzo, insieme a tutti quelli detti "i Rolli", è inserito dal 2006 tra i patrimoni dell'Unesco. Il nome Rolli o più precisamente Rolli degli alloggiamenti pubblici di Genova viene dagli elenchi che, al tempo della Repubblica, contenevano le liste dei palazzi più eleganti e più prestigiosi, dimore delle nobili famiglie genovesi, desiderose di ospitare le più alte personalità di passaggio in città o, successivamente, i viaggiatori più celebri che inserivano Genova nei loro viaggi di educazione o semplicemente turistici.

Questo particolare palazzo possiede una collezione d'arte incredibile, tra cui opere di (in ordine sparso) Van Dyck, Tintoretto, Fiasella, Rubens, Carlone, Cambiaso, Giordano e infiniti autori di grande fama, per non parlare degli arredi, degli affreschi e delle ceramiche che annoverano pezzi tra i più preziosi ed eleganti si possano immaginare...

Dall'11 di ottobre fino al 23 marzo 2014, a tutte queste preziose collezioni, si unirà la mostra “Pittori fiorentini a Palazzo Spinola. Dipinti di primo Cinquecento”, che presenterà al pubblico, per la prima volta, un interessante nucleo di tavole realizzate a Firenze nei primi decenni del Cinquecento, appartenenti alle collezioni storiche del museo e recentemente restaurate. "Si evidenziano così, con l’esposizione isolata di questo nucleo di tavole, i diversi fondamentali aspetti che questa presenza ha significato, sia nel collezionismo che come aggiornamento artistico, evidenziando un legame tra Genova e Firenze, in un momento così cruciale e significativo, forse finora non largamente indagato e reso noto al pubblico" . (dal sito dei beni culturali a cui vi rimando per le ulteriori informazioni.)

Andrea del sarto (copia da ), Madonna con il Bambino e san Giovannino
La nostra città così spesso poco conosciuta, mostrerà qui un po' della sua anima rinascimentale : chi non la conosce potrebbe rimanerne abbagliato...
Daniela

Crostino Rinascimentale

Innanzi tutto, perdonatemi, ho mangiato questo crostino a casa di mia Zia. Perciò non ho la minima idea da dove abbia tratto ispirazione. Ho visto che Donna Moderna ha fatto una pubblicazione simile, ma la mia ospite non mi pare proprio un'assidua lettrice della rivista di cui sopra, quindi, probabilemte la ricetta ha altre origini!
Lo trovo un perfetto antipasto per questa stagione! Oltre ad avere colori e sapori dell'Autunno - che, a Genova, si fatica a vedere quest'anno - è facile e veloce da preparare!
La cosa bella di questa ricetta è che è molto versatile e si può rimanere in tema apportando qualche modifica a nostro piacimento. In fondo troverete delle altre idee. come vi ho detto io l'ho mangiata con gli ingredienti originali ma anche come l'ho preparata e l'ho trovata ottima
Di seguito gli ingredienti originali con le mie modifiche.
2 (3) cucc. Aceto di Mele o bianco
50g 25g Burro,
1 cucc. di farina 0, un cucc.no maizena
9 fette di pancarré o pane di segale tagliato a fettine sottili e tostato
60 g Pinoli
100 g Prosciutto Crudo Cotto
60 g uva Sultanina
un bicchiere colmo di vino bianco o marsala
100 g Zucchero di canna
pizzico di sale
chiodo di garofano

Il procedimento, con gli ingredienti che ho usato io:
Mettete l'uvetta nel marsala e lasciate riposare.
Prendete il prosciutto e separate il grasso. Spezzettate il prosciutto o tagliatelo a piccoli cubetti, secondo la vostra preferenza.
Mettete il grasso del prosciutto con il burro ed il chiodo di garofano in una padellina, quando il burro sarà di color nocciola e saltatevi i pinoli, aggiungete lo zucchero di canna e sfumate con l'aceto.
Togliete il chiodo di garofano e il grasso che non si è sciolto. Strizzate l'uvetta e unitela al composto con la maizena - non buttate il marsala!
Cuocete per qualche secondo, ora aggiungete il prosciutto e a poco a poco metà del bicchiere di marsala.
Servire tiepido su pane appena tostato.
Ecco le variazioni sul tema che vi avevo promesso!
Potete utilizzare della scorza d'arancia e anche un pochino di succo - la scorza la farete soffriggere con i pinoli e il succo lo userete al posto dell'aceto bianco. Al posto del succo potete usare del Gran Marnier, in tal caso riducete lo zucchero.
Tra le tante spezie, potete provare la cannella, aggiungetene un pizzico quando versate il marsala.
Al posto dei pinoli sono ottime anche noci - danno un gusto più intenso - e mandorle - rimangono più croccanti.
Io non amo il miele, ma trovo che per cucinare sia fantastico, sopratutto nei piatti salati, dolcifica, ma non troppo, e offre una grande varietà di aromi, testatelo, al posto dello zucchero. Caramellerà ancora meglio, eventualmente, dovesse risultare troppo solido, usate 3/4 del marsala.
Salumi a volontà, sperimentate quelli che preferite! Con prosciutto cotto e crudo sono buonissimi! N.B.: Ricordate sempre il sale se non usate un salume particolarmente sapido.
Buona giornata,
e buono spuntino!
Giorgia