Niente paura è il film di Piergiorgio Gay dedicato alla musica del grande Luciano Ligabue, coprodotto da Valerio de Paolis, BIM e Lionello Cerri. L’idea alla base della pellicola era quella di raccontare un musicista italiano di successo per ripercorrere allo stesso tempo gli ultimi trent’anni di questo Paese.
Possono o no, le canzoni, raccontare la storia dell’Italia? E’ la domanda che si è posto il regista e che ci si è fatti a Venezia. E la risposta evidentemente è positiva.
Il regista, per il suo film documentario, ha scelto proprio Luciano Ligabue perché è uno dei musicisti italiani di oggi tra i più popolari; ma anche perché ai suoi concerti sono stati proiettati su dei maxischermi gli articoli della Costituzione italiana.
Ligabue è sempre stato molto sensibile ai temi politici e sociali. Tutti ricordano la canzone scritta e interpretata con Juvanotti e Piero Pelù contro la guerra nella ex Jugoslavia, dello scorso decennio.
Alla fine dei concerti il rocker romagnolo spesso chiude con frasi di questo genere: “Buona notte a tutti quelli che vivono in questo Paese ma non si sentono in affitto, perché questo Paese è di chi lo abita e non di chi lo governa“.
Con il titolo Niente paura, il regista ha voluto lanciare un messaggio chiaro: bisogna sì analizzare con occhio critico la storia e la situazione attuale dell’Italia, ma non bisogna avere paura. Occorre invece avere il coraggio di cambiare le cose. C’è anche un po’ di retorica in questa idea e nel titolo stesso, ad ogni modo la pellicola ha riscosso consensi e Ligabue è stato accolto con grande affetto alla Mostra del Cinema di Venezia.
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