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Movimento 5 Stelle vs. "La Casta": il "Codice di Comportamento" e le retribuzioni a confronto

Creato il 03 marzo 2013 da Dilillofr @dilillofr

Movimento Stelle Casta

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Il confronto del trattamento economico dei parlamentari M5S e  della "Casta"


I neoeletti del Movimento 5 Stelle stanno per entrare in Parlamento! Finalmente in arrivo tagli drastici alle spese ma, sopratutto, i parlamentari della nuova dovranno una volta per tutte percepire uno stipendio onesto, sano, che non offenda l'operaio della catena di montaggio, il precario permanente o il neolaureato in cerca di occupazione. Ed ecco a voi il "Codice di Comportamento Parlamentare" pubblicato, ovviamente, sul sito del Leader. Diamogli un'occhiata...
Qui troviamo, oltre a cosa un parlamentare grillino può o non può, deve o non deve fare, anche la norma relativa al trattamento economico:
L’indennità parlamentare percepita dovrà essere di 5 mila euro lordi mensili, il residuo dovrà essere restituito allo Stato insieme all’assegno di solidarietà (detto anche di fine mandato). I parlamentari avranno comunque diritto a ogni altra voce di rimborso tra cui diaria a titolo di rimborso delle spese a Roma, rimborso delle spese per l’esercizio del mandato, benefit per le spese di trasporto e di viaggio, somma forfettaria annua per spese telefoniche e trattamento pensionistico con sistema di calcolo contributivo.
Allora, incuriosito, dati della Camera dei Deputati alla mano, mi sono fatto due calcoli approssimativi (ci tengo a sottolinearlo) ma comunque vicini alla realtà e scopro che sommando i vari benefit e contributi (molti dei quali pagati forfettariamente) all'indennità decurtata del 50%, il totale è poco meno di 11.000€ al mese. Quanto prende un parlamentare della Casta? Facile, 13.560€. Poco più di 2.500€ al mese.
Per il resto, siamo sempre li. Anzi, già che si sono, mi viene da fare queste domande a chiunque avrà voglia di rispondere. Per carità, il fatto di tagliarsi l'indennità è una cosa nuova, inedita e apprezzata, ma vorrei capire meglio alcune cose:
  • Prendiamo la diaria, il contributo per l'esercizio del mandato, il contributo annuale per le spese telefoniche e quello trimestrale per i rimborsi chilometrici . Ebbene, oltre a dichiarare sul loro sito come spenderanno i soldi, come utilizzeranno i soldi non spesi? Li restituiranno o se li terranno?
  • A proposito, ma se tanto andranno in bici, in autobus o col tram, e tutte queste cose per un parlamentare sono gratis, a che gli servono i rimborsi chilometrici?
  • Ma 258€ al mese per il telefono o il cellulare, non sembrano eccessivi?
  • I parlamentari grillini si adopereranno affinché la rendicontazione mensile diventi obbligatoria per tutti i parlamentari, di tutti i partiti, e consultabile liberamente sul sito della Camera e del Senato, o dovrò continuare a visitare il blog del Caro Leader per sapere come una parte sola di essi spende i miei soldi?
  • Il politometro si applicherà anche ai parlamentari del Movimento 5 Stelle? Occhio però perché entrando da casalinga, e uscendo dopo cinque anni di legislatura a 11.000€ e passa al mese, il rischio di sforare è elevato.
Come dicevo prima, fatti due calcoli, i neoeletti di Grillo guadagneranno solo il 20% circa in meno della "Casta." E' sicuramente un inizio apprezzabile ma la vera domanda è: se il taglio della diaria di 2.500€ al mese e dell'assegno di solidarietà l'avesse passata la precedente legislatura, che cosa avrebbero pensato gli attivisti del Movimento? 
Troppo poco?

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