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Mozambico / Frelimo e Renamo cercano un'intesa nell'interesse del Paese/ Riusciranno ?

Creato il 24 novembre 2012 da Marianna06

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La situazione politico-economica del Mozambico è da anni decisamente piuttosto complessa e i recenti rincari di carburanti e di tutti gli altri generi di prima necessità tolgono quiete alla “piazza”, che  giorni fa ha manifestato con violenza in alcuni dei quartieri più poveri di Maputo.

L’inflazione è alle stelle, i poveri si moltiplicano tanto nelle aree urbane che in quelle rurali e, come se non bastasse, il mondo politico (Frelimo e Renamo) da tempo stenta a trovare un accordo serio per una buona “governance”del Paese.

In queste ultime ore, però, pare si stia aprendo un debole spiraglio di luce che lascia  intravedere,dato il peggioramento della situazione contestuale, la possibilità di un dialogo tra i due partiti.

Il Frelimo (il Fronte di liberazione del Mozambico),uscito vincitore al termine della guerra civile, ha conservato e conserva intatta la sua posizione dominante tanto nelle decisioni che nelle scelte conseguenti da ben vent’anni a questa parte.

I nazionalisti della Renamo invece, che rappresentano l’opposizione, hanno sempre stentato a far sentire la propria voce alle istituzioni vigenti.

Ultimamente, tuttavia, il loro comandante storico,Alfonso Dhlakama, alzando i toni, è passato addirittura, coram populo, alla minaccia della ripresa delle armi.

Perché ciò non sia, al termine dell’ennesimo Consiglio dei ministri, i rappresentanti del Frelimo hanno scelto così d’incontrare, nella capitale, Maputo,  una delegazione di quattro rappresentanti della Renamo.

La speranza di tutti è che si arrivi ad un’intesa per ripristinare nel Paese, con serio lavoro e scelte adeguate, un’accettabile serenità e placare la rabbia”santa” di chi non ha nulla da mettere sotto i denti né per sé, né per i propri figli.

Infatti, non è un mistero che più della metà dei mozambicani vive con quello che è l’equivalente di meno di un dollaro al giorno.

Di contro, se ci fosse maggiore trasparenza politica e ripartizione onesta e giusta dei profitti, il Mozambico attualmente può contare sullo sfruttamento di ottimi giacimenti di carbone e di idrocarburi, quelli , quest’ultimi, scoperti di recente cui sono interessate alcune multinazionali.

Multinazionali come, ad esempio, la brasiliana Vale, che solo per le miniere di carbone ha investito qualcosa come 70 miliardi di dollari.

Ed è tanto.

Quale che sia la latitudine e il Paese in questione, per fare in modo che le popolazioni possano vivere un’esistenza dignitosa e guardare con tranquillità al futuro dei propri figli, occorre eliminare  la corruzione.

Questo vale  per il Mozambico, per l’Africa tutta e per il resto del mondo.

Ma resta utopia.Non siamo ingenui. E lo sappiamo.

E’ difficile, infatti, che ci si astenga effettivamente dallo “sporcarsi le mani” ,da parte di chi  è in sella e cavalca la politica del momento.

Bisogna quanto meno, e in questa occasione, augurarsi che ci sia nell’incontro la volontà di un compromesso tra le due parti in causa (Frelimo eRenamo).

 La classica scelta, insomma, della via di mezzo.

 Per evitare degenerazioni di un ”sistema” che ,forse, potrebbe implodere anche in Mozambico da un momento all’altro.

E non è proprio il caso.

 

   a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)

 

Nella foto in basso Armando Guebuza, attuale presidente del Mozambico

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