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Mozambico /Insieme per "rinascere"

Creato il 15 dicembre 2012 da Marianna06

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Il Mozambico ha sperimentato, purtroppo, fino agli anni ’90 (lo sappiamo) una guerra civile terribile (Renamo e Frelimo ,mozambicani  fratelli  su fronti contrapposti) per poi deporre le armi e ricostruire per gradi la pace, grazie agli accordi di Roma e, quindi, anche e sopratutto all’impegno indefesso, speso dalla Comunità di Sant’Egidio .

Sono notizie che i più sanno.

Oggi tuttavia,i tempi difficili e la crisi che attraversa il pianeta tutto, ha riportato indietro l’orologio per molti mozambicani che si ritrovano, anche senza guerra, a dover sopportare forti ristrettezze tanto in città che in campagna.Tanto al nord quanto al sud.

Mentre la ricchezza, prodotta oggi  nel Paese dagli investimenti stranieri, prende altre strade.

I Missionari della Consolata di Torino, che da anni affiancano la gente del Mozambico, con lo scopo prioritario di ridare loro fiducia e speranza,e quindi dignità di persona, ci domandano solidarietà per i “nostri” fratelli meno fortunati.

I Missionari della Consolata in Mozambico, con il loro servizio privilegiano, ad esempio, la formazione in quanto sono più che convinti che la consapevolezza dei propri diritti, che nasce dall’istruzione, rende uomini e donne “autentici “ cittadini nei propri contesti e può consentire la costruzione di un avvenire nel mondo del lavoro manuale  e/o delle professioni.

Pertanto sono stati avviati , su loro iniziativa e concordati con la gente, corsi di alfabetizzazione un po’ dovunque, si dà, come è possibile, sostegno agli studenti nelle scuole superiori o all’università, con borse di studio, perché completino il ciclo. Si impiantano anche laboratori di sartoria. Si favoriscono le attività agricole in forme cooperative, praticate magari con mezzi più moderni di quelli di un tempo.

Ecco allora che con soli 10 € di offerta si può garantire ago e filo alle donne (e anche agli uomini) di Lichinga, che praticano l’arte del cucito.

Con 14 € si possono regalare quaderni (oggetto prezioso e costoso in Africa per certe tasche) a chi (bambino ,giovane o adulto) ha voglia di uscire dalle tenebre dell’analfabetismo.

Con 40 € si possono comprare attrezzi agricoli per i progetti in corso a Mecanhelas.

Con 65 € si può  garantire lo stipendio mensile a un maestro.

Con 100 € si potrebbe contribuire ad acquistare libri per la biblioteca di Nova Mambone.

E con 1000 €, addirittura,  si potrebbe fare dono di un computer alla sala informatica di Liqueleva.

 

 Di rifletterci e di  fare, ecco ciò che ci viene chiesto, con molto garbo, dagli amici missionari che la povertà l’affiancano ogni giorno e sanno distinguere bene tra superfluo e necessario.

Un gesto che, a ben vedere, è poi alla portata di tutte le nostre tasche se, anche per noi, la “missione” è solidarietà.

Un ipod  o uun tablet o una consolle in meno e un aiuto in più, magari, a chi ne ha bisogno sul serio.

 

Per informazioni: www.missioniconsolataonlus.it  /[email protected]

 

   a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)

 

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