Mozzarella... che ci faccio???

Da Paneemarmellata

.: Cosa vuoi che sia - Ligabue :.
Non sono una grande fan della mozzarella (a meno che non si parli di una vera mozzarella, come quella meraviglia mangiata due anni fa in Campania), e soprattutto non la amo particolarmente in questa stagione... E così la compro quasi solo per mettere sulla pizza o se viene voglia al mio fidanzato (cosa che oltretutto non capita così spesso)... la scorsa settimana ne avevo due in frigo in scadenza e zero voglia di mangiarle così e allora perchè non metterla nella lasagna alla crema di zucca che stavo pensando di fare??! in realtà non amo la mozzarella neanche nella lasagna, soprattutto se c'è il ragù, trovo che la renda più massiccia, corposa, insomma, non mi piace... ma in questa ricetta ho pensato che proprio male non ci sarebbe stata, la sua consistenza avrebbe spezzato un po' l'effetto cremoso della zucca... e il gusto dei due ingredienti poteva sposarsi più che bene.... e poi in qualche modo dovevo pur usarla.... così l’ho impiegata proprio per intervallare gli strati di questa lasagna e, per evitare l’effetto compatto ed elastico tipico dei pezzi di mozzarella, l’ho sminuzzata piccola e devo dire che il risultato non è stato per niente male…. 
Lasagne alla crema di zucca e mozzarella

Ingredienti:

  • 150-160 g di lasagne all’uovo
  • 400 g di zucca
  • 200 g di mozzarella
  • 2-3 chiodi di garofano
  • Qualche foglia di alloro
  • Un rametto di rosmarino
  • Mezza cipolla
  • Sale q.b.
  • Parmigiano grattugiato q.b.
  • Olio evo q.b.

In una pentola lessare la zucca con la cipolla e gli aromi. Salare e, quando la zucca sarà cotta, togliere gli aromi e frullare col frullatore ad immersione. Sbollentare le lasagne in acqua bollente con un filo d’olio. Disporre uno strato di sfoglia all’uovo in una pirofila leggermente unta, ricoprire con un po’ di crema di zucca, poi con la mozzarella tagliata a pezzetti piccoli e poi con un po’ di Parmigiano. Continuare fino ad esaurimento degli ingredienti. Porre in forno caldo a 180° per un 35 minuti circa.

Lo sapevate che la mozzarella…

... è un formaggiofrescoa pasta filata originario dell'Italia meridionale e di alcune zone dell'Italia centrale, prodotto con latte di bufalao di mucca? Il termine mozzarella deriva da 'mozzare', in riferimento al taglio manuale eseguito con indice e pollice a partire dalla pasta filata ancora calda, allo scopo di creare le forma del formaggio stesso.Le origini della mozzarella si perdono nel tempo e gli autori non sono d'accordo sull'epoca in cui fu inventato questo latticino; ciò che è certo, comunque, è il fatto che esso ha una storia secolare e che, a causa della necessità di consumarla freschissima, la mozzarella, fino all'avvento delle ferrovie, veniva prodotta in piccole quantità ed era consumata esclusivamente nei pressi dei luoghi di produzione. Secondo alcuni il consumo della mozzarella risale al tempo della colonizzazione greca e all'introduzione del bufalo negli allevamenti delle colonie greche italiane. Secondo questi autori, i Greci, già in epoca classica (IV e V secolo a.C.) usavano la mozzarella per rifocillarsi durante le rappresentazioni teatrali. Altri storici fanno risalire la nascita della mozzarella al VI secolo d.C. attribuendola ai Longobardi. Le prime testimonianze storiche scritte riguardanti la produzione di mozzarella si hanno infatti in un documento longobardo, anche se più tardo, dell'XI secolo, che attesta che la principessa Aloara distribuiva una mozza (antico nome della mozzarella) ai monaci di un'abbazia situata alle porte di Aversa. Alcuni sostengono che la mozzarella sia stata inventata invece dai Normanni intorno all'XI secolo nella città di Aversa. Nel XII secolo altre fonti ci dicono che i monaci di un'abbazia che sorge nei pressi di Capuadistribuivano una mozza in occasione dell'annuale pellegrinaggio. Nel XV secolo nelle Marche l'uso della mozza è molto comune, come si apprende da un documento del 1496 che la cita tra gli alimenti normalmente presenti sulle tavole dei nobili. Un importante documento scritto del 1570 testimonia l'uso della mozzarella anche nella mensa del papa: un cuoco della corte, Bartolomeo Scappi, la cita (per la prima volta con il termine ancor oggi usato) nell'elenco dei formaggi comunemente serviti. Una più ampia diffusione in Italia si ha a partire dal XVIII secolo. Presso la reggia di Carditello nasce una struttura per l'allevamento delle bufale e la lavorazione del latte. Iniziano pian piano a diffondersi le 'bufalare': edifici in muratura a pianta circolare, dotate di un camino centrale, dove veniva lavorato il latte di questi animali per ottenere vari formaggi. Le mozzarelle, facilmente e rapidamente deperibili, venivano avvolte da fogli di giunco o mortella e inserite in anfore. A partire dall'unità d'Italia si allestisce ad Aversa un mercato all'ingrosso di mozzarelle ed altri formaggi, chiamato la Taverna. Anche il latte vaccino viene sempre più impiegato per questo formaggio. Da quel momento la fama della mozzarella diventa nazionale e conquista presto anche i mercati esteri.fonti: il Web

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