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Mr. Beaver (di Jodie Foster, 2011)

Creato il 20 aprile 2012 da Iltondi @iltondi

Una volta Walter Black (Mel Gibson) era l’amministratore delegato di successo dell’azienda di famiglia, impegnata nella produzione di giocattoli. Era anche un padre e un marito adeguato. Ma ora, in preda a una grave forma di depressione, passa la maggior parte del suo tempo a bere e a dormire. La moglie Meredith (Jodie Foster), ormai esasperata, lo caccia via di casa. Non c’è altra soluzione che il suicidio, per lui. Sarà una marionetta dalle sembianze di un castoro, di nome Mr. Beaver, a prendere il controllo della sua persona e a risollevarne le sorti. Mr. Beaver (di Jodie Foster, 2011)

Pellicola a due facce, per buona parte commedia e poi caratterizzata da risvolti drammatici. Jodie Foster torna alla regia dopo più di quindici anni (l’ultima fatica era stata A casa per le vacanze, del 1995) e rimane volutamente a metà tra la commedia leggera e il film impegnato. La Foster identifica la famiglia come cardine della storia, famiglia che diventa àncora di salvezza nell’oceano del disagio mentale di Walter Black (un Mel Gibson in piena risalita, davvero intenso nell’interpretazione). Lui, irrimediabile depresso, sconfina in un disturbo dissociativo dell’identità nel momento in cui il pupazzo prende il sopravvento su di sé. Il risultato può essere opinabile, soprattutto per l’escalation finale che dà un tono più grave a un prodotto altrimenti adatto a ogni tipo di pubblico (bambini compresi), ma nel complesso si tratta di un film dignitoso. Nel cast anche i giovani Anton Yelchin (già in Charlie Bartlett e Terminator Salvation) e Jennifer Lawrence (protagonista di Un gelido inverno). Su tutte, s’impone la battuta «Col tempo quello che sembra strano diventa normale, e quello che sembra impossibile diventa reale.»



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