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MTChallenge di maggio: tu chiamale, se vuoi, emozioni...

Da Lacucinadiqb
MTChallenge di maggio: tu chiamale, se vuoi, emozioni...
Nel mondo del terzo millennio il silenzio è un valore soffocato da stupidi jingle, da commenti non chiesti, da offese sbraitate da capre televisive, da ugole alle quali è stata data aria distrattamente - e impunemente -, da musiche che non hanno mai visto un giro armonico...Nel mondo del terzo millennio la tradizione è quella cosa che ci costringe a pranzi di natale condivisi con sconosciuti che chiamiamo parenti, è l'alibi che ci consente di non farci coinvolgere dalle aberrazioni che si compiono in terre lontane - e sempre più vicine -, è spendere follie per un oggetto che apparteneva a qualche persona anziana, abbandonata alla sua solitudine....Nel mondo del terzo millennio la donna è quell'essere vivente al quale viene dedicata sempre meno attenzione: spalla sulla quale si appoggiano governi inetti e welfare inefficaci, anima  - la parte eterna di ognuno di noi - macchiata e vilipesa, cuore pugnalato con la complicità della parola amore...Leggere Acquaviva è stato finalmente il silenzio, finalmente la tradizione, finalmente la donna.Man mano che la sfida di maggio prendeva forma sono state molteplici le emozioni che hanno di volta in volta attraversato il mio cuore. Le storie legate ad ogni singolo piatto uscivano da ogni post - che si trattasse del pronto soccorso goloso di una giornata storta o della delicata storia del sorriso di una nonna durante i lunghissimi pomeriggi d'estate -  giocando con i risi e con i bisi della tradizione per offrire di volta in volta risi e bisi e tradizioni contaminati, condivisi, vivi.E' stato un divenire, un movimento dell'essere. Il fuoco origine di tutte le cose secondo Eraclito. Una musica che toglie il fiato per Ludovico Einaudi.E mentre mi perdevo tra le righe del post di Acquaviva è stata anima, è stata casa.Come se una memoria collettiva e cosmica prendesse forma e vita con le emozioni, le storie, le lacrime, i sorrisi, le solitudini, le risate, gli abbracci, gli sguardi di milioni di donne.E sono state lacrime di gioia che sono divenute silenzio. Silenzio fecondo che è divenuto Madre Natura.Non credo di poter dire niente di più vero e disarmante di GRAZIE. Grazie a Voi per aver voluto condividere con tutte noi questa esplosione di emozioni. Grazie per i sorrisi e per le lacrime. Grazie di aver saputo trasformare un semplice piatto, il cui valore era già stato compreso dalla saggezza contadina, in un sollievo per l'anima.

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