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muira puama

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Cos’è


muirapuama1 La muira puama è un arbusto cespuglioso, originario della foresta amazzonica, appartenente alla famiglia delle Olacaceae. Il suo nome botanico completo è Ptycopetalum olacoides, diffuso in Brasile, Guyuana e Cile. Un’altra varietà, il Ptycopetalum uncinatum è diffuso prevalentemente in Brasile. La più conosciuta è la varietà Ptycopetalum olacoides che riveste una notevole importanza in campo erboristico. Il nome comune muira puama deriva da due termini indios che significano “legno forte” o “legno potente”. Gli indigeni usavano questa pianta come antinevralgico, stimolante, digestivo, antireumatico, tonico del sistema nervoso e come afrodisiaco. L’importanza della pianta è legata proprio alle sue proprietà afrodisiache che vedremo tra poco. Intanto occorre dire che la muira puama si presenta come un arbustoche raggiunge i 5 metri di altezza; con rami sottili e foglie ovali di colore verde e fiori bianchi dall’odore aromatico e molto pungente che ricorda, forse, quello del gelsomino. A scopo officinale vengono usate la corteccia dei rami e delle radici. Anche sei i principi attivi sono contenuti in tutta la pianta, la maggiore concentrazione si riscontra proprio nella corteccia e nelle radici.

Proprietà


muirapuama2 La principale proprietà della muira puama è quella afrodisiaca. In tal senso alcuni studi hanno evidenziato che gli estratti della pianta rinvigoriscono il desiderio sessuale, sia maschile che femminile, e nell’uomo contrastano problemi come, l’impotenza. Gli effetti della muira puama sulla libido e sulla risoluzione dei problemi di impotenza e di disfunzione erettile si devono a un principio attivo, la muirapuamina, sostanza amara o alcaloide simile alla yoimbina con effetti vasodilatatori che ne determinano l’effetto afrodisiaco. Altri costituenti della pianta sono resine, tannini, tracce di olio essenziale, acidi grassi e miscela di esteri. Ulteriori proprietà della pianta si devono alla combinazione di tutti i principi attivi. La presenza di altre sostanze, permette alla pianta di poter essere usata come antidiarroico, digestivo, antinevralgico ( specie nei dolori mestruali), antireumatico, nelle atonie gastrointestinali e ovariche, nei casi di inappetenza, dispepsia, esaurimenti e depressioni nervose. Anzi, dopo l’effetto afrodisiaco è proprio quello stimolante del sistema nervoso, a prevalere tra le proprietà più note della pianta. Sembra, infatti, che gli estratti di questo arbusto amazzonico abbiano effetti adattogeni, cioè siano in grado di migliorare l’adattamento e la resistenza alla fatica e allo stress. Tornando all’effetto afrodisiaco, il meccanismo che lo determina, come già detto, è dovuto all’azione della muirapuamina che provocando vasodilatazione a livello degli organi genitali provoca l’erezione nell’uomo e l’inturgidimento delle parti intime femminili. Uno studio ha evidenziato che l’assunzione di estratti di muira puama ha incrementato il desiderio sessuale sia dell’uomo che della donna. La fama afrodisiaca della pianta è ormai così diffusa da farla definire “il viagra naturale”.

Usi


Per esplicare le loro benefiche proprietà, gli estratti di muira puama si possono assumere sotto forma di decotto, polvere, estratto fluido e tintura madre. Quest’ultima si prepara con legno e radice essiccati. Per preparare il decotto servono un grammo di droga in 150 ml di acqua, da far bollire per dieci minuti. Si filtra e si bevono una, due tazze ogni 24 ore. Il decotto si può usare anche per applicazioni esterne in caso di impotenza. ( il decotto si deve usare per bagnare gli organi genitali). Allo stesso scopo si può usare anche l’estratto fluido in gocce, da assumere per via orale. La dose consigliata è di 10, 20 gocce per tre volte al giorno. La dose consigliata per la tintura madre è di 15 gocce per tre volte al giorno. In commercio si trovano anche capsule contenenti polvere o estratto secco di muira puama. In queste composizioni si usano anche gli estratti della varietà Ptycopetalum uncinatum. Le capsule si assumono come rinvigorenti sessuali. La dose consigliata è di 2, 4, capsule al giorno, da assumere al risveglio, con abbondante acqua. La terapia a base di muira puama può essere seguita da uno a tre mesi, ma prima di decidere l’assunzione di qualsiasi rimedio erboristico, specie in presenza di patologie serie, è indispensabile consultare un medico che prescriverà il rimedio farmaceutico e la posologia più adatta. Anche se per la muira puama non sono stati segnalati effetti tossici e collaterali, la prudenza è d’obbligo, poiché effetti indesiderati si potrebbero manifestare in caso di ipersensibilità individuale. L’uso di prodotti erboristici è sconsigliato in gravidanza e allattamento.

Costi dei prodotti


Una confezione da 60 capsule a base di estratto secco o polvere di muira puama costa 10 euro. La tintura madre a base degli estratti della stessa pianta, nella varietà Ptycopetalum olacoides, in confezione da 100 ml, costa 13 euro. L’uso tradizionale della tintura madre di muira puama è in caso di impotenza, frigidità e stress psicofisico. Una confezione da 60 ml di estratto fluido di muira puama costa, invece, 26 euro.

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