Magazine Informazione regionale

Muore di tumore dopo un anno senza riscaldamento né acqua calda. La testimonianza della moglie

Creato il 26 febbraio 2014 da Cremonademocratica @paolozignani

Domenico Bertoli, dopo trent’anni di lavoro, si è spento sabato all’Hospice a 54 anni a causa di un tumore incurabile. Lascia la moglie Gisella Bocchi, che ancora vive nell’alloggio popolare di via Sardagna 1/d che la coppia aveva ricevuto dopo aver perso il lavoro. Entrambi operai, si sono conosciuti in fabbrica.

Una morte tragica, perché oltre alla malattia si è aggiunto il disagio del distacco delle utenze di acqua calda e teleriscaldamento. Né l’Aem-Lgh né i servizi sociali erano a conoscenza della malattia mortale del signor Bertoli, che non aveva rivelato nulla per un senso di dignità che merita ogni rispetto. Ha cercato fino all’ultimo un lavoro, come racconta la moglie nelle registrazioni audio.

La coppia aveva in un primo momento contattato i servizi sociali: nessun aiuto per i due ex operai. Nulla.

Sostegno dalla caritas per cinque mesi, poi dai frati cappuccini.

Le istituzioni non hanno intercettato questo stato di immensa difficoltà, questa fragilità improvvisa della coppia. Perso il lavoro, si è aperto un baratro fra il signor Bertoli e il comune. Nessun rapporto, nessun legame, nessuna presenza del comune nel quartiere di Borgo Loreto ha segnalato il caso. Lgh dà al comune l’elenco degli utenti in stato di morosità. Il fondo Foni, che prevede un’intervento contro i distacchi per morosità, ancora non funziona. L’accordo in vigore a cremona prevede che l’azienda segnali e che il comune decida chi va aiutato e in che misura.

Il contratto Aem-comune, inoltre, prevede che sia il comune a intervenire.

E il comune, pur conoscendo tramite i servizi sociali la drammatica situazione, malgrado le segnalazioni e la raccolta firme del comitato acqua pubblica, risalente ormai a un anno fa, quando i distacchi erano già iniziati da tempo, il comune non ha compreso l’emergenza. Il sindaco Oreste Perri e l’assessore Luigi Amore non hanno affatto tutelato i cremonesi più esposti al disastro economico.

Elia Sciacca ha rivolto tramite Telecolor, che ha dato questa notizia, un appello alla magistratura.

Appello umanissimo. Non è giusto che le persone siano trattate così. Il fondo di solidarietà, chiesto da Giancarlo Schifano nell’autunno 2012, è stato negato, per essere poi istituito solo poche settimane fa. Entrerà in funzione da marzo.

Questa è un’amministrazione che lascia un segno di dolore e di lutto su molte persone. Su chi ha conosciuto cesare Zovadelli, su chi sapeva della malattia di Domenico Bertoli. Erano casi noti. Vicini di casa, amici, conoscenti ne parlavano. Il comune non è riuscito ad essere vicino, attento.

ci sono altri malati terminali.

Oreste Perri, abituato a vincere, non ha forse capito che chi perde, chi provvisoriamente è in difficoltà, può riprendersi? Ma com’è possibile che un comune sia così lontano dai cittadini?

 


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :